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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture

Porto di Napoli approva piano triennale di sviluppo

Terminal di Levante, fondali, collegamenti viari e ferroviari, cantieristica e autostrade del mare gli argomenti principali del Pot 2011-2013. Capitolo a parte la funzione del porto di Castellammare


Il Comitato Portuale di Napoli, riunitosi questa mattina, ha approvato il Piano Operativo Triennale 2011-2013. Alla riunione ha preso parte il nuovo assessore all'Urbanistica del Comune di Napoli Luigi De Falco. 
Il Pot 2011-2013 redatto dall'Autorità Portuale di Napoli conferma le direttrici di sviluppo già individuate nel precedente documento di programmazione con particolare riferimento alla realizzazione del terminal di Levante per l'ammodernamento infrastrutturale del settore, all'escavo dei fondali, a nuovi collegamenti viari e ferroviari e all'individuazione di aree esterne al porto per lo stoccaggio dei container.
Per quanto attiene alla cantieristica il Pot sottolinea l'urgenza di attivare meccanismi di regolazione che garantiscano un accesso equo e competitivo alle strutture affidate al sistema pubblico, prevedendo l'introduzione di organi di valutazione della produttività dei singoli concessionari. Per le autostrade del mare precisa che, in ragione dell'aumento dei traffici, occorre recuperare ulteriori spazi portuali previa delocalizzazione di attività che possano essere svolte in altri porti limitrofi. 
Un capitolo è inoltre dedicato al porto di Castellammare di Stabia indicando tra le priorità la redazione, d'intesa con il Comune, di un nuovo piano regolatore portuale. L'obiettivo è «far divenire il porto di Castellammare di Stabia una sede stabile per il traffico crocieristico e sede effettiva dei collegamenti delle linee del mare da e per il Mediterraneo».
«Le scelte indicate nel piano - ha tenuto a precisare il presidente Luciano Dassatti - sono il frutto di un confronto con le istituzioni locali, con le categorie imprenditoriali e sindacali coinvolte. Le scelte tengono poi conto dello scenario che emerge dal posizionamento strategico del porto di Napoli. L'Autorità Portuale ha in tal senso chiaro l'obiettivo di cogliere le opportunità che gli scenari internazionali offrono, sfruttando appieno le potenzialità esistenti dello scalo e realizzando soluzioni infrastrutturali nell'ottica di un sistema logistico efficiente».
Il Comitato ha poi approvato il mantenimento della partecipazione dell'Autorità Portuale di Napoli (25%) nella società Sepn (servizi ecologici portuali).
Infine è stata affrontata la problematica Ferport, la società per le manovre ferroviarie attualmente in liquidazione. Si è deciso di dare mandato al presidente di cercare ogni soluzione al fine di garantire la continuazione dell'attività d'impresa, salvaguardando la forza lavoro impiegata, supportando l'attività del liquidatore in modo da metterlo in condizione di tornare alla piena operatività.