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12 maggio 2024, Aggiornato alle 18,11
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Politiche marittime

Porti, Lupi: "Presto la riforma, salvo il Parlamento"

Il ministro dei Trasporti frena e insieme rassicura sui tempi relativi al piano nazionale della logistica


«Dobbiamo accelerare. Dobbiamo fare il piano nazionale della portualità in novanta giorni. Naturalmente è il Parlamento a dettare i tempi, ma dobbiamo accelerare». Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi inaugura il Salone Nautico di Genova così, un po' rassicurando un po' frenando sulla riforma dei porti italiani, o meglio sul piano nazionale della logistica. 
Il ministro si riferisce al decreto legge 133, il cosiddetto Sblocca Italia, firmato dal presidente Napolitano il 12 settembre. Esso contiene, all'articolo 29, due commi che stabiliscono rispettivamente l'avvio entro novanta giorni di un "piano nazionale della logistica" e un incarico per le autorità portuali di redigere entro trenta giorni un resoconto dei progetti infrastrutturali in corso o da realizzare.
 
Lupi, che ha inaugurato il Salone, si è anche soffermato sulla questione dell'accorpamento delle autorità portuali: «Dobbiamo smettere questa discussione sterile. Il problema non è se accorpare Savona e Genova o Napoli e Salerno, ma di essere competitivi. I porti devono lavorare tutti insieme, gli investimenti vanno fatti tutti insieme», più o meno lo stesso pensiero espresso dal capo di gabinetto ai Trasporti Giacomo Aiello.
 
Nei giorni successivi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 133, lo Sblocca Italia, Assoporti ha presentato quella che è secondo l'associazione la riforma dei porti più ambiziosa possibile, seguendo lo stesso imperativo di "competitività europea" sottolineato da Lupi.

Il Salone e la crisi
Giunto alla 54esima edizione, lo storico evento del Salone genovese si svolge in un clima particolare. La nautica è in crisi, come molti comparti del settore. In crisi di ormeggi, con una domanda molto inferiore all'offerta, in crisi occupazionale (18mila posti di lavoro diretti e 20mila di indotto persi tra il 2008 e il 2011) e in crisi di introiti con un fatturato complessivo delle aziende che in cinque anni si è ridotto quasi di un terzo passando dai 6,2 miliardi di euro del 2008 ai 2,4 miliardi del 2013. La buona notizia è che fino alla fine dell'anno l'IVA per i poli nautici sarà al 10%, grazie proprio al decreto Sblocca Italia.
Per il presidente Ucina-Confindustria Nautica Massimo Perotti gli interventi da fare per rilanciare il settore, oltre al mantenimento dell'IVA al 10%, sono due: la riforma del Codice della nautica (che potrebbe essere approvata per fine anno) e il rafforzamento del leasing nautico che è passato negli ultimi anni da 2 miliardi e 100 milioni scarsi. 
 
L'evento esporrà quest'anno circa mille barche e 760 marchi, da oggi fino al 6 ottobre.