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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Pirati, Confitarma: "No all'uso indiscriminato delle armi a bordo"

L'associazione armatoriale chiarisce la sua posizione in seguito all'iniziativa parlamentare su un disegno di legge che consente l'uso di armi a bordo delle navi mercantili per combattere la pirateria.  


Confitarma chiarisce la sua posizione sull'uso di armi a bordo delle navi. Si tratta di una risposta della confederazione all'iniziativa parlamentare dei senatori Amato e Cantoni che hanno presentato un disegno di legge con il quale si consentirebbe la facoltà di dotare le unità mercantili italiane di personale privato armato al fine di prevenire e reprimere attacchi di pirateria. Un'iniziativa su cui l'associazione armatoriale esprime la sua contrarietà, pur non escludendo del tutto l'uso di armi in determinate zone e a bordo di imbarcazioni che non siano mercantili. «Desidero esprimere il massimo apprezzamento - ha commentato in una nota il presidente Paolo d'Amico -  per i comandanti delle nostre navi e per l'azione delle forze militari che sono stati in grado di neutralizzare i recenti attacchi alle nostre unità mercantili in quell'area. Nonostante - continua - la situazione sia ogni giorno più gravosa confermo che al momento la posizione di Confitarma, conforme alle indicazioni delle principali associazioni internazionali (Imo, Intertanko, Intercargo e Bimco) e d'intesa con la Marina Militare e la Guardia Costiera, è in linea di principio contraria all'uso delle armi e di personale armato a bordo delle navi mercantili di bandiera, fatte salve alcune fattispecie particolari, come viaggi in zone sensibili di unità da crociera, unità particolarmente vulnerabili o pescherecci d'altura». Per questo Confitarma ha avviato una discussione interna sulle iniziative in atto, disegni di legge ad hoc che consentono l'utilizzo di armi a bordo in determinate condizioni. «E' stata già avviata - spiega d'Amico - una verifica al nostro interno con il coinvolgimento delle principali aziende associate le cui navi operano in tale area, in ordine all'iniziativa parlamentare dei senatori Amato e Cantoni che hanno presentato il disegno di legge n. 2050, con il quale si consentirebbe la possibilità di dotare le unità mercantili italiane di personale privato armato al fine di prevenire e reprimere attacchi di pirateria».
«Sulla stessa problematica - conclude d'Amico - di recente si sono aggiunte altre iniziative parlamentari, quella del Senatore Enrico Musso (n. 2092) e, alla Camera, dell'Onorevole Scandroglio (n. C. 3321), disegni di legge che verranno altresì approfonditi da Confitarma per le conseguenti opportune valutazioni».