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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Pirateria, scende in campo la Marina

Truppe da sbarco affiancheranno le navi commerciali nel Corno d'Africa e nel bacino somalo. Branciforte ( nella foto ): "Nessun club esclusivo, bisogna coinvolgere le istituzioni"


Lo Stato Maggiore della Marina scende ufficialmente in campo nella lotta contro i pirati. L'annuncio è stato dato dal Capo di Stato Maggiore ammiraglio Bruno Branciforte (nella foto) all'apertura del simposio di Venezia "Regional Seapower confermando le indiscrezioni che già giravano da tempo. Dopo che Cma Cgm, Maersk Line e Mediterranean Shipping Company hanno avviato a settembre una task force per combattere i pirati nell'oceano Indiano e nel Golfo di Aden, è toccato alla Marina dare il suo contributo attraverso truppe da sbarco. Un programma, spiega Branciforte, atto a «dispiegare alcune forze da sbarco a fianco delle navi commerciali per la protezione nelle acque del Corno d'Africa e del bacino somalo». 
A Venezia, per la manifestazione SeaPower si sono dati appuntamento 44 Marine militari del mar Mediterraneo e del mar Nero. La scelta della Marina risponde ai numerosi appelli delle compagnie armatoriali che chiedevano a governi e istituzioni ad interessarsi al problema. Branciforte si dice «convinto che nessun risultato a lungo termine possa essere raggiunto parlando attraverso club esclusivi: bisogna coinvolgere tutte le istituzioni e gli operatori privati, i cui interessi sono in gioco nell'ambiente marittimo». 
Il vertice delle marine europee ha già raggiunto un primo risultato concreto: l'Ucraina ha aderito al sistema di scambio informazioni nel settore marittimo, firmando l'accordo di adesione al sistema `Virtual Regional Maritime Trafic Center´ del Wmc (Wider Mediterranean Community): si tratta di un sistema di controllo del Mediterraneo allargato agli approcci atlantici, al mar Rosso, al golfo Arabico e al mar Nero, di cui ora l'ucraina diventa il 24° Paese membro.