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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Piante mangia-sporco per dragaggi ecosostenibili

I test del progetto pilota, finanziato dalla Commissione Europea e dal ministero dell'Ambiente, si stanno svolgendo nel porto di Livorno e nel Canale dei Navicelli a Pisa


Nel porto di Livorno e nel Canale dei Navicelli a Pisa procedono i test per sviluppare una nuova strategia ecosostenibile  relativa ai dragaggi. Nell'ambito del progetto pilota denominato "Agriport" e finanziato dalla Commissione Europea e dal ministero dell'Ambiente,  gli esperti stanno impiegando alcuni tipi di piante per "curare" i sedimenti inquinanti da escavare dai fondali allo scopo di consentire ai porti l'accoglienza delle mega-navi di ultima generazione. L'originale tecnologia sfrutta piante adatte all'ambiente salino per rimuovere o trasformare i diversi elementi tossici presenti nei sedimenti di dragaggio, permettendo così di superare i consueti problemi di trattamento e collocazione dei materiali. I quali, una volta ripuliti, spiegano i promotori dell'iniziativa al quotidiano Il Tirreno, possono essere sversati in mare o utilizzati per costituire dune, riempire cave o riqualificare il paesaggio. Al progetto di ricerca partecipano tecnici dell'Autorità Portuale di Livorno e del Dipartimento del ingegneria civile dell'Università di Pisa, oltre ad esperti dell'Istituto per lo studio degli ecosistemi (CNR) e dell'istituto di ricerca israeliano Volcani Centre. Il progetto sarà presentato nel corso di un workshop che si terrà il 31 maggio a Livorno presso Fortezza vecchia.