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24 aprile 2024, Aggiornato alle 19,49
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Passera, la vendita di Tirrenia verso la bocciatura Ue

Il ministro dello Sviluppo economico ritiene probabile lo stop imposto dall'Antitrust comunitario alla privatizzazione della compagnia statale. Ma vorrebbe evitare la messa a gara delle singole rotte 


In bilico la privatizzazione di Tirrenia. Ciò che molti temevano, è stato anticipato ieri dal ministro dello Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera, che ha detto di ritenere ormai probabile la bocciatura da parte dell'Antitrust Ue della procedura di cessione alla cordata Cin (Compagnia Italiana di Navigazione), formata dai più importanti armatori del settore traghetti: Manuel Grimaldi (Grimaldi Group), Gianluigi Aponte (Grandi Navi Veloci) e Vincenzo Onorato (Moby). Nel corso di un'audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato, Passera ha espresso la convinzione che "la soluzione proposta verosimilmente non supererà il vaglio" dell'Autorità garante. Il giudizio di Bruxelles è un passaggio obbligato per la cessione della compagnia marittima alla cordata che il 25 luglio scorso ha firmato il contratto di acquisizione. Lo stesso amministratore delegato di Cin, Ettore Morace, un mese fa aveva parlato di "segnali non positivi" dalla Commissione Europea sulla procedura. Intanto il ministro sta già pensando al dopo e vorrebbe evitare di ricorrere ad "un piano B o C, che significherebbe ricominciare da capo e mettere singole rotte in gara", con le inevitabili implicazioni in termini di tempo ed occupazione. Passera propende invece per "soluzioni correttive sull'attuale impianto che permettano di superare le criticità rilevate dall'Ue", soprattutto in merito alla concentrazione eccessiva.