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18 marzo 2024, Aggiornato alle 16,46
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Nuovo Codice della Nautica, audizione in Senato per Ucina

L'associazione ha svolto un ruolo di coordinamento fra organizzazioni di categoria e amministrazioni per l'elaborazione del testo di riforma

Si è tenuta martedì 3 ottobre l'audizione al Senato di Ucina Confindustria Nautica in merito alla revisione del Codice della Nautica, alla quale hanno partecipato Maurizio Balducci, vice presidente dell'associazione di categoria e Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali.


Nell'ultimo anno e mezzo, Ucina ha svolto un ruolo di coordinamento fra le associazioni e le amministrazioni per l'elaborazione della bozza di testo di riforma scaturita dal lavoro dei 12 tavoli tecnici concluso nel novembre 2016, tavoli ai quali Ucina ha partecipato, in rappresentanza di tutta la filiera della nautica da diporto, quale unica Associazione di categoria accreditata.


"In seguito il testo condiviso, licenziato a inizio gennaio, ha subito radicali modifiche che lo hanno trasformato rispetto alla versione originaria", ha spiegato Maurizio Balducci, nel suo intervento d'apertura in commissione. "Quello che dobbiamo ricordare è che in nostro mercato ha già pagato duramente, durante in questi anni di crisi, le scelte politiche sbagliate".


"Si tratta innanzitutto – è stato sottolineato dalla delegazione guidata da Balducci – di recuperare il riferimento all'Archivio telematico delle unità da diporto" già legge dello stato dal 2012 ma ancora non operativo per la mancanza dei decreti attuativi. Vanno inoltre ripristinate le importanti semplificazioni già validate a livello tecnico, in particolare quelle per l'iscrizione per le unità da diporto, per quelle a uso commerciale, quella a favore delle navi iscritte al registro Internazionale, sulla locazione finanziaria, per gli adempimenti dei cittadini italiani residenti in paese comunitario, per le unità provenienti da bandiera estera, per l'uso della targa prova, sul titolo professionale, sulla corretta definizione della figura professionale del mediatore del diporto, sul ricovero a secco di natanti, sull'assistenza e traino per imbarcazioni e natanti in mare, per l'adeguamento alla direttiva 2013/53/UE", necessaria per rendere effettiva la tutela dell'immissione dei prodotti sul mercato. Oltre a questo vanno discusse e approvate tutte le semplificazioni già licenziate dal tavolo tecnico di lavoro sulla regolamentazione della disciplina in materia di sicurezza delle unità da diporto e della navigazione da diporto, ivi comprese quelle commerciali.

 
Infine, si rende necessario eliminare gli appesantimenti burocratici introdotti relativamente alle scuole nautiche e centri di formazione, alla portualità turistica, all'ormeggio nelle Aree protette. Ucina ha dunque chiesto con forza al Parlamento e, in particolare, al Senato, che in questa legislatura si è distinto per gli interventi di rilancio e supporto al settore, di fare prevalere le ragioni di una politica di sviluppo e di far proprio il lavoro scaturito dai tavoli tecnici. il lavoro continua con il monitoraggio dell'attività parlamentare e la prossima audizione alla Camera dei Deputati che sarà fissata a breve.