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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Noli in risalita, almeno per il greggio

Lo prevede il broker Palmesino (Genoa Sea Tanker). Tutto grazie al ritorno dell'Iran. La Russia non è più affidabile?


Grazie alla fine delle sanzioni per l'Iran, i noli che interessano il trasporto di greggio potrebbero tornare risalire, anche se i raffinati resteranno in stallo. A esserne convinto è Ennio Palmesino, broker della Genoa Sea Tanker che nei giorni scorsi ha tenuto una giornata di aggiornamento insieme al Gruppo Giovani Agenti Marittimi di Genova (Noli Marittimi...e se avessero spostato la boa?).
Già dall'anno scorso gli analisti erano fiduciosi per l'anno a venire, ha affermato Palmesino, «per il 2014 si parla di una possibile ripresa dei noli nel petrolio, sopratutto per il settore del greggio, mentre restano perplessità per i prodotti raffinati». E l'Italia cosa ne ricaverebbe? «L'Italia - spiega Palmesino - è presente con diverse navi in questo comparto, su tutti i mercati del mondo. Quindi è pronta a cogliere ogni possibile segnale di ripresa, se c'è ne saranno. Sul greggio ci aspettiamo una ripresa visto che sono state levate le sanzioni all'Iran e il petrolio iraniano ricomincerà a fluire sui mercati internazionali con oltre un milione di barili al giorno, che si aggiungono ai trasporti attuali. Questo tipo di greggio, tra l'altro, è sempre stato molto gradito dal mercato italiano per cui questo processo interesserà anche il mondo della raffinazione». Quindi non è detto che i prodotti raffinati, almeno in Italia, non seguiranno il trend positivo del greggio.
Uno scenario del genere potrebbe portare all'apertura di nuove rotte. «I cambiamenti ci saranno, ma su tempi più lunghi. La tendenza sembra quella di non costruire più le raffinerie dei paesi occidentali e lasciare che siano realizzate nei paesi di produzione del greggio. Questo potrà portare a nuovi traffici su rotte più lunghe. Prodotti raffinati che viaggeranno, per esempio, dai paesi arabi e dal golfo persico, verso l'occidente». 
Se l'Iran torna ad essere affidabile, lo stesso discorso non si può fare, attualmente, per la Russia. «Molti sono rimasti sorpresi dal reingresso dell'Iran nello scenario mondiale – conclude Palmesino - lo davano per definitivamente escluso dai traffici mondiali, anche se ha sempre continuato a vendere a India e Cina. Ora preoccupa la Russia, grande fornitore di olio e gas all'Europa che si dovrà porre, però, qualche domanda sull'affidabilità di questo partner».
 
Nell'immagine in alto, Charlie Sheen in una scena del film Wall Street, di Oliver Stone.