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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Nel 2011 mai così tanto trasporto via mare

I dati Unctad mostrano una cifra record di 8,7 miliardi di tonnellate. Ma non c'è da stare allegri visto che la flotta mondiale viaggia vuota per 1,5 milioni di tonnellate


di Paolo Bosso 
 
8,7 miliardi di tonnellate in un anno. È la cifra raggiunta l'anno scorso nel trasporto via mare. Mai si è arrivato a un risultato simile. Non c'è crisi che tenga per il settore? Niente di più sbagliato. La buona notizia è che il traffico si mantiene relativamente stabile, grazie all'opera costante e chirurgica degli armatori abili nel tagliare, razionalizzare e rassettare i servizi. La cattiva è che l'offerta di stiva continua ad aumentare per cui anche se si trasporta più degli scorsi anni, per chi trasporta ciò non si traduce in un aumento dei profitti. La domanda è in calo, ma evidentemente non tanto da incidere sulla quantità di traffico, e la flotta mondiale è come se viaggiasse mezza vuota. 
Il dato viene dall'ultimo rapporto Review of Maritime Transport 2012 diffuso ieri dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD). Nel 2011 la crescita è stata del 4 per cento ma contemporaneamente l'offerta di stiva è aumentata più del doppio: +10%, raggiungendo per la prima volta un totale di 1,5 milioni di tonnellate di portata lorda.
Nel 2011 il traffico delle merci movimentate complessivamente dai porti mondiali ha registrato un tasso di crescita del +5,9%, ma il dato più interessante è che più della metà degli sbarchi è avvenuto nei paesi in via di sviluppo. Un'inversione di tendenza visto che questi ultimi sono sempre stati paesi in cui il carico partiva ma non arrivava. Così, nel 2011, il 60% del volume merci via mare è stato caricato ma ben il 57% è sbarcato.
E' stesso l'UNCTAD che sottolinea il buon andamento del trasporto e il pessimo rapporto tra domanda e offerta, con dirette conseguenze sulla sostenibilità economica del settore, anche perché non si sa ancora quando la domanda potrà riempire tutte le portacontainer, allo stato attuale sembra quasi impossibile. La principale conseguenza per cui non si può stare allegri se il commercio via mare sfiora i 9 miliardi di tonnellate è che i noli continueranno a mantenersi molto bassi. Oggi, infatti, il costo medio del trasporto di un container da 20 piedi (teu) da Shanghai al Nord Europa è sceso dai 1.789 dollari del 2010 agli 881 dollari del 2011, mentre la tariffa media per spedire un container da 40 piedi (feu) da Shanghai fino alla costa occidentale degli Stati Uniti è scesa nello stesso periodo da 2.308 a 1.667 dollari.