|
adsp napoli 1
18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Armatori

Navi tossiche, destinazione Asia meridionale

L'anno scorso sono state tantissime le navi europee mandate lì con a bordo materiali pericolosi. Destinazione: India, Bangladesh e Pakistan 


Le navi europee contenenti materiali tossici destinate alla demolizione nei siti del Sud Est asiatico, sono aumentate nel 2012 del 75 per cento. Trecentosessantacinque unità giunte sulle spiagge dell'India, del Bangladesh e del Pakistan spesso battendo bandiera di comodo (Panama, Liberia, Bahamas) per aggirare le norme Ue sullo smantellamento delle unità navali in impianti conformi. Un notevole aumento dei casi di violazione della Convenzione di Basilea sui movimenti transfrontalieri dei rifiuti pericolosi, è stato registrato dettagliatamente nell'ultimo report dell'organizzazione ambientalista internazionale NGO Shipbreaking Platform, che si batte anche per il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori.

Sono i greci a guidare la classifica degli smantellamenti "tossici": 167 navi, quasi la metà del totale. Seguono Germania (48 navi), Regno Unito (30), Norvegia (23), Cipro (13), Bulgaria (8), Danimarca (6) e Paesi Bassi (5). Tutti, ad eccezione di Olanda e Norvegia, con un numero di demolizioni superiori al 2011. L'Italia è cresciuta addirittura del 300% (27 navi rispetto alle 9 dell'anno precedente), per un tonnellaggio complessivo che supera le 247 mila tonnellate.

(Delle navi non si butta via niente

"Le compagnie di navigazione europee – spiega Patrizia Heidegger, responsabile di NGO – continuano a trarre profitto dalle demolizioni a basso costo e senza sicurezza sulle spiagge dell'Asia meridionale. L'Ue dovrebbe adottare meccanismi per impedire l'esportazione di navi tossiche nei paesi in via di sviluppo favorendo pratiche che rispettino la legislazione sulla salute, la sicurezza e l'ambiente".