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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Nautica, timidi segnali di ripresa

Ucina pubblica i dati del primo trimestre dell'anno. Tra gennaio e marzo il fatturato del comparto è cresciuto del 4%


Si arresta la contrazione del fatturato del comparto nautico che nel primo trimestre del 2011 segna una crescita del 3,9% sul primo trimestre 2010. I dati sono stati presentati venerdì scorso all'assemblea privata dei soci Ucina che si è svolta a Viareggio nell'ambito della Convention annuale "Ucina Satec".
Dopo un biennio particolarmente difficile per il comparto della nautica da diporto, che secondo le prime elaborazioni dell'Ufficio Studi di Ucina ha visto il fatturato del settore contrarsi del 45% rispetto al 2008, giungono segnali di una prima inversione di tendenza. «Questi dati evidenziano che la nautica italiana ha superato la fase più drammatica della crisi, ma purtroppo confermano come il mercato interno continui a soffrire in maniera ancora significativa» ha spiegato il presidente dell'associazione Anton Francesco Albertoni. «La crescita evidenziata è infatti in larga misura frutto della forte spinta all'internazionalizzazione intrapresa dalle imprese del comparto – continua Albertoni - che hanno cercato nei mercati emergenti la via d'uscita per compensare lo stallo del mercato interno, oggi pari solo a circa il 20% dei fatturati globali».
Nel corso dell'assemblea è stato siglato un accordo quadro tra Ucina, Rina e Simest. L'intesa faciliterà le imprese italiane interessate allo sviluppo di progetti all'estero (come, ad esempio, la creazione di nuovi insediamenti produttivi) che potranno così beneficiare della collaborazione con Simest, la finanziaria del Ministero dello Sviluppo Economico, mentre il ruolo del Rina sarà quello di certificare la fattibilità e sostenibilità dei progetti di internazionalizzazione.
Per quanto attiene al tema del leasing nautico, è stata annunciata la costituzione del database O.N.D.A. – "Operatore per la nautica da diporto associativo", un progetto realizzato da Ucina ed Assilea con l'obiettivo di costruire una cornice di migliorata trasparenza nei rapporti tra i due comparti riavviando un'attività anch'essa drasticamente ridotta nell'ultimo biennio. Questo strumento permetterà alle società di leasing di verificare le informazioni relative alle unità da diporto che sono oggetto di contratti di leasing nautico e di rendere più veloce e agile il processo di delibera dell'operazione.