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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Napoli, le cento vetrine della Stazione Marittima

Il 30 marzo apre al pubblico il nuovo centro commerciale nel cuore del porto di Napoli. Cinquemila metri quadri dedicati a marchi locali: dalla lavorazione del corallo al merchandising dell'S.S.C. Napoli. Ad aprile l'inaugurazione ufficiale


Manca ormai quasi una settimana ed anche un altro tassello del restyling della Stazione Marittima di Napoli andrà a posto. Il 30 marzo sarà il giorno dell'apertura al pubblico del nuovo centro commerciale nel cuore dello scalo, nella zona di sbarco dei crocieristi, principale attività della parte occidentale dello scalo campano. Cinquemila metri quadri, centocinquanta dipendenti, un investimento finora già effettuato di venticinque milioni di euro. Con questo primo step saranno inaugurati i negozi mentre tra circa un anno sarà la volta della discoteca, del ristorante a ridosso del mare e di altri 3500 metri quadrati di area espositiva. 
Il palazzo della Stazione Marittima è un edificio storico di epoca fascista progettato da Cesare Bazzani. Si sviluppa principalmente su un piano, all'altezza del ponte di sbarco delle navi da crociera. Per i passeggeri che concludono la propria vacanza o fanno tappa nella città (un totale di circa un milione e 300mila nel 2010) ci sarà ad accoglierli un'intera galleria di negozi che andrà dagli storici corallifici al merchandising dell'S.S.C. Napoli. «Apriremo il 30 marzo ma l'inaugurazione ufficiale sarà fatta entro il 10 aprile - spiega Nicola Coccia, presidente Terminal Napoli Spa, società concessionaria della struttura -  puntiamo all'accoglienza nella massima sicurezza e ci rivolgiamo non solo ai turisti ma anche ai napoletani. La nostra stazione marittima è in una posizione unica al mondo. Esattamente al centro della città, di fronte San Martino e perpendicolare a Palazzo San Giacomo. Abbiamo evitato la presenza di griffe internazionali, ci saranno marchi locali, che testimoniano l'eccellenza dei prodotti tipici campani». 
I lavori sono andati avanti per cinque anni. Con qualche sorpresa. «Abbiamo trovato i vecchi banconi su cui gli emigranti firmavano i documenti per l'imbarco - racconta il presidente della Terminal Napoli - ed è già pronto il vecchio ascensore imperiale che i reali usavano per arrivare direttamente sulla banchina degli imbarchi e non incontrare gli altri passeggeri. È stata una vera scoperta, era in stato di abbandono, l'abbiamo restaurato».
Per chi si trovasse a passare ora per la Stazione marittima troverà ancora le vetrine in allestimento ma per ogni negozio c'è il nome dell'azienda che occuperà il locale. «Ma ci sarà anche spazio per l'arte - tiene a precisare Coccia - avremo la Fonderia Chiurazzi con i calchi riprodotti dagli originali delle antichità classiche». 
Il progetto per la Stazione Marittima va quindi avanti, mentre quello di Michel Euvè per il waterfront è al momento fermo. «Il progetto di Euvè non è ancora decollato – spiega Coccia - e noi ci inseriamo in quello scenario di trasformazione e utilizzazione del waterfront che tutti vogliamo».