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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Napoli, De Luca commissaria la Camera di Commercio

Il presidente della Regione ha sciolto il Consiglio dell'ente, nominando Maria Salerno per l'incarico straordinario   


Dopo il commissariamento del porto di Napoli (che dura da quasi mille giorni), della società di bonifica e riqualificazione di Bagnoli, di ben sette Comuni solo nella Provincia partenopea, giunge notizia dell'ennesimo commissariamento, quello della Camera di Commercio di Napoli. Lo annuncia il presidente della Giunta Regionale, Vincenzo De Luca, che ha adottato il decreto con il quale si scioglie il Consiglio dell'ente e procede alla nomina di chi dovrà assumere l'incarico straordinario.

"Preso atto del decorso del termine di legge senza che sia stato portato a compimento il procedimento per il rinnovo del Consiglio della Camera di commercio di Napoli – si legge in una nota di Palazzo Santa Lucia - e preso atto della decadenza dello stesso organo ai sensi di legge, il presidente della Giunta regionale ha nominato il commissario straordinario nella persona del dirigente regionale dottoressa Maria Salerno. La dirigente, che ha già ricoperto diversi incarichi e che attualmente è alla Direzione Risorse Finanziarie, fino all'insediamento del nuovo Consiglio camerale assicurerà l'espletamento delle funzioni di legge e il compimento delle procedure di rinnovo dell'organo stesso".

Il commissariamento, riferisce la Regione, "adottato in conformità del parere del ministero dello Sviluppo economico e di analogo parere reso dall'Avvocatura regionale, che hanno escluso ulteriori ipotesi di prorogatio degli organi, si è reso necessario per evitare vacatio di potere ai sensi di legge, in quanto, nei sei mesi successivi alla scadenza del quinquennio del Consiglio camerale, avvenuta il 5 maggio 2015, il procedimento di rinnovo, nonostante i solleciti della Regione, non sono stati portati a compimento. In caso di ritardo o inadempimento dell'Ente regionale, il ministero dello sviluppo economico avrebbe potuto, ai sensi di legge, provvedere allo scioglimento del Consiglio per decadenza, per mancata ricostituzione degli organi nei termini previsti".

La norma sul commissariamento, aggiunge la nota regionale, "prevede che, trascorsi sei mesi, in caso di inerzia della Regione, il potere di commissariamento viene assunto dal Ministero dello Sviluppo, come ha confermato nel parere rilasciato, il ministero stesso. In tal senso si è espressa anche l'Avvocatura regionale. In questo contesto – conclude il comunicato regionale - il presidente De Luca ha ritenuto di procedere all'immediato commissariamento impegnando un dirigente della Regione".