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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Infrastrutture

Napoli, dal Senato appello per il San Vincenzo

La senatrice del Pdl de Feo scrive al ministero della Difesa. Il molo, attualmente deserto, risolverebbe molti problemi logistici del porto arginando il rischio di vedersi scavalcare da Salerno nelle crociere


di Paolo Bosso 
 
Un appello al ministero della Difesa per il molo San Vincenzo di Napoli affinché sia sbloccato il nodo del demanio e aperto il suo uso al pubblico. La richiesta non viene questa volta dagli agenti marittimi ma dal Parlamento con una lettera della senatrice del Pdl Diana de Feo indirizzata al ministro Giampaolo Di Paola: «A penalizzare la città capoluogo sono questioni logistiche come l'esiguità degli spazi portuali. Un problema che potrebbe in gran parte risolversi se ci fosse la disponibilità di attracco al molo» che attualmente «è quasi sempre deserto». Secondo la de Feo il traffico portuale sui moli è spesso «assai convulso e affollato, con incessanti arrivi e partenze, il che costringe alcune navi ad approdi alternativi».
Il problema è che nelle palazzine all'ingresso del San Vincenzo risiedono gli uffici della Marina il che rende l'accesso una zona militare. A dicembre dell'anno scorso una maratona organizzata dal Propeller Club partenopeo ha permesso di aprire al pubblico la struttura per almeno mezza giornata e il sindaco Luigi De Magistris è venuto a visitare questa lunga banchina che, includendo il prolungamento, arriva a ben due chilometri e mezzo. Un'ottima opportunità verrà l'estate prossima, quando il molo verrà utilizzato come base per i team dell'America's Cup. Per l'occasione i riflettori verranno puntati lì e chissà che qualcuno non si accorga dell'esistenza del San Vincenzo.
Prima di tutto bisogna sbloccare il suo uso come base d'attracco, una richiesta che a detta della de Feo è stata ripetutamente fatta al ministero e al Demanio. Il molo si trova di fronte la Stazione Marittima, punto di approdo per più di un milione di crocieristi ogni anno, ne sarebbe quindi la sussidiaria. Stiamo parlando di una struttura talmente grande da dare spazio a sufficienza per tutti senza il rischio che venga monopolizzata dalle crociere. A chi si preoccupa del destino degli uffici della Marina se fossero delocalizzati de Feo tranquilla gli animi: «Il passaggio dall'uso militare all'uso civile non creerebbe danni per la Difesa, mentre contribuirebbe in modo determinante all'accoglienza e allo sviluppo».  
Alla lettera della senatrice si aggiunge l'esortazione dell'assessore ai Trasporti della Regione Campania Sergio Vetrella: «Auspico che il ministro mostri sensibilità verso questo problema per arrivare ad una soluzione positiva che porterebbe grande beneficio alla collettività e all'economia del nostro territorio».
Il porto di Salerno sta investendo sulle crociere. Entro l'anno verrà inaugurata la nuova stazione marittima, tra circa un paio d'anni verrà completato il polo nautico Marina d'Arechi. Se da qui ai prossimi anni il San Vincenzo resterà così il porto di Napoli rischia di trovarsi in casa un grosso competitore che può metterlo seriamente in difficoltà.
 
↓ fotogalleria (© Paolo Bosso)