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19 marzo 2024, Aggiornato alle 09,20
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Infrastrutture

Napoli, Conateco a singhiozzo

Gli autotrasportatori denunciano carenze organizzative. Il terminal: "Problemi che hanno tutti i porti"


Le operazioni al terminal Conateco di Napoli sono ancora nel mirino degli autotrasportatori, costretti, spesso, a lunghe file per procedere alle operazioni di carico e scarico dei contenitori. 
L'altro ieri il Coordinamento Fai di Napoli ha denunciato una vera e propria débâcle del terminal campano. Secondo la federazione degli autotrasportatori il blocco è stato determinato da un guasto del sistema informatico che smista le merci. «L'insufficienza che riscontriamo in questo porto non risiede tanto nelle operazioni di carico e scarico dalla nave quanto in quelle retroportuali. Una volta preso in carico il contenitore, spesso siamo costretti ad aspettare fino a cinque ore prima di imboccare l'autostrada», spiega il segretario provinciale Fai Ciro Russo.
Il fenomeno si registra, però, in molti porti italiani, soprattutto in quelli, come per esempio Genova, a ridosso delle città. Spazi di manovra troppo ristretti e talvolta strutture che non funzionano perfettamente sono all'origine di problemi che vanno a gravare sui sistemi di organizzazione del lavoro. In ogni caso, il primo che risente di rallentamenti e guasti è l'autotrasportatore, costretto a lunghissime e interminabili file in attesa di passare il varco doganale o l'ingresso in porto.
Conateco dal canto suo minimizza. «Nessun tipo di problema» ha detto il direttore operativo Vincenzo Ponti. «Sono ordinari problemi che fanno parte di un terminal. E così come si sollecita il governo a fare di più, allo stesso modo fanno gli autotrasportatori con noi. Perciò prendiamo atto dei rallentamenti e degli appelli ma, ripeto, non si tratta di fenomeni eccezionali ma costitutivi dell'organizzazione di un terminal».
Alla base di tutto c'è il flusso delle merci. Con il calo dei consumi le esportazioni sono aumentate sovrastando le importazioni. Inoltre, negli ultimi anni l'arrivo degli automezzi al porto tende a concentrarsi in una determinata fascia oraria, in genere nel tardo pomeriggio. Entrambi i fattori contribuiscono ad aumentare le difficoltà delle attività portuali. Proprio per questo la Fai ha chiesto da tempo un varco dedicato, spostando l'ingresso del Bausan più avanti.