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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Napoli, apre i battenti la Galleria del Mare

Al via il nuovo centro shopping della Stazione Marittima. 54 negozi su 5mila mq. Il 6 aprile convegno istituzionale con il Cardinale Sepe, l'Authority, gli industriali e la Camera di Commercio


La Galleria del Mare apre i battenti. 54 negozi dentro la Stazione Marittima di Napoli, un edificio del 1936 costruito sul molo Angioino. Una moderna mall da 5mila metri quadri, 150 dipendenti, cinque anni di lavori che affaccia sul mare e nella parte interna su piazza Municipio. Da oggi quindi sarà quindi possibile intrattenere non solo i passeggeri delle navi da crociere (oltre un milione e 200mila nel 2010) ma anche gli stessi cittadini. A spiegare nel dettaglio le caratteristiche del centro ci pensa il "proprietario" Nicola Coccia, presidente della Terminal Napoli. «Non si tratta di un'inaugurazione ufficiale – chiarisce – ma di una apertura destinata alla comunità portuale, agli attori di quell'industria-mare che, anche se non tutti lo sanno, rappresenta il più importante polmone economico della regione». L'inaugurazione ufficiale è fissata, invece, il 6 aprile con un convegno "istituzionale" dal tema: Stazione marittima, ieri, oggi e domani. All'incontro, a partire dalle 16,30, parteciperanno il cardinale Crescenzio Sepe, il presidente dell'Autorità portuale, Luciano Dassatti, i presidenti di Unione industriali e Camera di Commercio, Paolo Graziano e Maurizio Maddaloni, l'assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella ed il presidente di Terminal Napoli, Nicola Coccia.
 «La Galleria del Mare – prosegue Coccia – da un lato, rappresenta un nuovo tassello che va a completare il polo crocieristico napoletano e l'area congressuale e, dall'altro, un importante step per la riorganizzazione e riqualificazione del waterfront che potrebbe proseguire con il recupero del molo San Vincenzo e la possibilità, a breve, di ospitare almeno due navi da crociera evitando di farle sostare in rada».
Sull'offerta dei prodotti in vendita, Coccia ci tiene a precisare che si tratta di marchi locali: «Non griffe internazionali né grandi marchi. Abbiamo puntato sul top dei prodotti locali, dai coralli all'enogastronomia, dall'abbigliamento alle calzature, all'artigianato orafo». Manca solo il bar e la discoteca, entrambe in via di realizzazione.