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19 aprile 2024, Aggiornato alle 09,15
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Logistica

Mercoledì arriva la riforma dei porti?

La prossima riunione del Consiglio dei ministri prevede il decreto attuativo delle "autorità di sistema"


Dovrebbe arrivare mercoledì dal Consiglio dei ministri (Cdm) il decreto attuativo della Pubblica amministrazione per rinnovare il sistema portuale italiano. È la riforma, quella attesa da anni, anche se così com'è non piace a tutti. Dopo il collegato ambientale sui dragaggi, si tratta di un passo importante verso quel piano nazionale della logistica avviato a settembre del 2014 (e che la Corte costituzionale ha chiesto di correggere perché estromette le Regioni dalle decisioni).

A luglio scorso, quando il Cdm ha approvato la prima bozza, le "Autorità di sistema" - enti gestiti direttamente dal ministero dei Trasporti sotto cui stanno da una (Veneto) fino a quattro (Puglia) autorità portuali – erano tredici. A novembre sono diventate quattordici e ora che sta per arrivare il decreto attuativo sarebbero quindici. Una cifra molto lontana da quella chiesta dagli operatori savonesi e salernitani che non vorrebbero più di sei autorità di sistema

Tra le altre novità della riforma ci sono la trasformazione del Comitato portuale in "Comitato di gestione" senza più gli imprenditori - fattore che genera conflitti di interesse - ma con soltanto le istituzioni. Gli operatori confluiscono in un "Tavolo di partenariato della risorsa mare". Un altro intervento riformatore su cui ci si aspetta una semplificazione riguarda i controlli doganali che confluiscono in uno "sportello unico" istituito presso l'Agenzia delle dogane. Tutte le altre novità della riforma sono riassunte qui.