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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Infrastrutture

Meno fisco e più Europa, la ricetta Assomarinas

L'associazione dei porti turistici all'assemblea del 22 febbraio presenterà quattro punti per rilanciare il comparto


«Internazionalizzazione delle imprese, valorizzazione dei servizi costieri con la razionalizzazione degli ormeggi, armistizio fiscale e soppressione dei canoni demaniali retroattivi, sburocratizzazione ed accesso ai fondi comunitari». La ricetta Assomarinas per far ripartire la nautica italiana è tutta qui. In occasione dell'assemblea, l'associazione italiana dei porti turistici aderente a Ucina - Confindustria Nautica e a Federturismo porterà al governo questi quattro punti che guardano all'alleggerimento fiscale e all'apertura verso finanziamenti europei. «Tutti i nodi sono venuti al pettine – anticipa il presidente dell'associazione Roberto Perocchio – e siamo alla verifica finale degli effettivi, residui spazi che le imprese portuali turistiche possono ancora sfruttare per il loro rilancio».
L'assemblea si terrà il 22 febbraio al Big Blu, il salone nautico di Roma, e verrà anticipata da una conferenza stampa al padiglione 5 dove verranno annunciate queste linee strategiche «per recuperare le troppe posizioni perdute nella sempre più agguerrita concorrenza mediterranea». «Se da un lato abbiamo  la netta percezione che la passione per il mare e il turismo nautico restano ancora vivissime per centinaia di  migliaia  di diportisti italiani ed europei – conclude Perocchio - dall'altra si vede chiara l'urgenza di rimediare al clima conflittuale che si è creato tra chi va per mare e coloro che, nelle sedi decisionali,  stanno comodamente seduti dietro la propria scrivania».
"Meno Stato e  più impresa" è la ricetta Assomarinas.