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24 aprile 2024, Aggiornato alle 15,31
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Infrastrutture

Masucci: "Una tavola rotonda permanente dell'area Med"

Nell'ambito del Forum Euromediterraneo, il vice presidente della Federazione del Mare sollecita un confronto costante fra i cluster marittimi dell'area per identificare progetti strategici comuni


L'economia marittima, con i suoi problemi ma soprattutto le sue potenzialità, è stata la protagonista del dibattito "Bridging the gap: infrastructures and
transports and maritime economy
", svoltosi nell'ambito della terza edizione del Forum Euromediterraneo inaugurato ieri a Milano con i rappresentanti di 35 Paesi. Riuniti intorno ad un tavolo, esponenti di Governi e Istituzioni nazionali e internazionali, imprenditori e uomini d'affari, personalità del mondo politico e della società civile dell'area euro-mediterranea si sono interrogati sul futuro del settore.
"Ho accolto con grande piacere lo spunto fatto in apertura del Forum dal presidente Antonio Taianj sulla strategicità dei cluster per lo sviluppo dell'area del Mediterraneo", ha dichiarato Umberto Masucci, vice presidente della Federazione del Mare e Key note speaker della sessione. "In quest'area il cluster marittimo lo è in particolar modo visto che nel Mediterraneo transita oltre il 30% del petrolio mondiale e visto che i Paesi dell'area basano il loro commercio sul trasporto marittimo per una quota che, come è emerso nella sessione, va dall'85 al 92%. Per parte nostra – ha aggiunto Masucci - oltre il 70% del commercio fra Italia e Mediterraneo (per un valore superiore ai 40 miliardi di euro) e' collegato ai traffici marittimi". La Federazione del Mare intende giocare un ruolo da protagonista nell'area e si fa portatrice di una proposta concreta: "Una tavola rotonda permanente dei cluster marittimi del Mediterraneo – spiega il presidente Masucci - per identificare progetti strategici comuni con l'obiettivo di sviluppare ulteriormente le attività marittime in tutta l'area".
E che il bacino del Mediterraneo costituisca per il sistema Italia (in particolare dal punto di vista portuale) una grande opportunità di crescita e per costruire un corridoio fondamentale tra Europa e Africa, ne è convinto anche il presidente di Assoporti, Luigi Merlo il quale, nel corso del Med forum, ha sottolineato come "la portualità italiana vede con grande interesse il rapporto con il Mediterraneo, che sta crescendo molto, soprattutto su alcuni scali; sta crescendo il rapporto con il Marocco anche per la ricollocazione di molte aziende europee nelle aree logistiche africane. Consideriamo questo mercato in prospettiva tra i più interessanti – conclude Merlo - anche nel momento in cui c'è una flessione del mercato del Far-east".