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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Personaggi

Marco Simonetti, il ricordo di un amico

Umberto Masucci descrive, con pochi ma efficaci esempi, l'uomo, il manager, l'amico

Ho conosciuto Marco Simonetti una ventina di anni fa quando, dopo esperienze in settori diversi, approdò nel nostro mondo assumendo importanti incarichi nel gruppo Contship.
Faceva parte di quei pochi managers che, avendo iniziato la propria carriera in altri settori, arrivavano nel mondo dello shipping tra i sospetti di chi erroneamente pensava che solo quelli «nati» nei porti e sulle navi potessero guidare con esperienza le nostre aziende.
Al contrario Marco Simonetti portò, in un settore spesso congelato su vecchi schemi, capacità ed innovazione.
Negli anni ne sono diventato amico, ne ho apprezzato le grandi capacità manageriali, il suo rigore aziendale ma anche l'entusiasmo e la flessibilità con cui ha saputo affrontare  tante sfide e nuovi progetti.
Negli ultimi anni poi alcune spigolosità del suo carattere si erano diradate, prevalevano i "sorrisi", la capacità positiva  di colloquiare anche con il mondo della politica e dell'associazionismo.
Era nota la stima che il ministro Delrio ed i suoi più stretti collaboratori avevano per Marco Simonetti che vedeva anche delle opportunità e dei ruoli  importanti per i porti del Mezzogiorno e di Napoli (ricordo una sua lucida e brillante presentazione sul tema a SRM/Banco di Napoli nell'autunno dello scorso anno).
Negli ultimi mesi voci ricorrenti (e non solo giornalistiche) lo davano in pole position per guidare il porto di Genova o qualche altro porto italiano proprio per la sua capacità di unire alle grandi doti manageriali una visione politica generale.
Proprio nel ricordo di Marco mi sento di chiedere al ministro Delrio di portare rapidamente a termine la riforma e di porre a guida delle nuove Autorità di Sistema Portuale persone come Marco (sarà molto difficile…) o che comunque rispondano alle sue caratteristiche.
Grazie Marco !
Umberto Masucci