|
adsp napoli 1
24 aprile 2024, Aggiornato alle 15,31
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Armatori

Maersk Line ritorna all'utile nel 2017

Il gruppo recupera le perdite. Noli in crescita, insieme al traffico. APM Terminals in rosso. Skou: "È stato un anno particolare"


Crescono i noli, cresce il traffico, crescono i ricavi, ma il bilancio è generalmente in rosso. Nel 2017 il gruppo Ap Moller Maersk ha recuperato parte delle perdite dell'anno precedente ma chiude comunque in negativo. Ritorna all'utile invece Maersk Line. Secondo l'amministratore delegato del gruppo danese, Soren Skou, «l'anno passato è stato inusuale, caratterizzato da un cyber-attacco e da sfide operative in qualche hub. Siamo riusciti ad incrementare le entrate del 13 per cento. Tuttavia, il risultato finanziario mostra che sono ancora necessari dei miglioramenti. Guardando al progresso strategico, abbiamo compiuto i primi passi verso l'integrazione delle nostre attività di trasporto container, porti e logistica e la trasformazione digitale sta prendendo forma». Maersk è infatti, oltre ad essere il primo armatore del mondo, anche quello che investe massicciamente nelle tecnologie informatiche, come nella blockchain insieme a IBM. L'attacco informatico a cui si riferisce Skou è avvenuto a giugno dell'anno scorso e ha coinvolto i sistemi informatici del gruppo e della filiale Damco. Il virus "ransomware" ha reso inaccessibili le funzioni in back-office chiedendo in cambio un riscatto. L'attacco, che ha bloccato 17 terminal portuali di APM Terminals sparsi per il mondo, è durato un paio di giorni.
Utile giù, ricavi su
Per quanto riguarda il gruppo, l'utile netto è stato negativo per 1,16 miliardi di dollari (nel 2016 è stato di 1,9 miliardi). I ricavi sono saliti a 30,9 miliardi (+13,5%), dovuti per lo più alla cessione di Maersk Oil, Maersk Driling, Maersk Tankers e Maersk Supply Service, parte di un processo di riorganizzazione del gruppo oggi diviso in un ramo "trasporti" e uno "energia"

Noli in crescita
Per quanto riguarda Maersk Line, l'utile netto del 2017 è stato di 541 milioni, in decisa crescita rispetto al rosso di 376 milioni del 2016. I ricavi sono saliti a 24,3 miliardi (+17,3%). Un risultato dovuto a tre fattori: il traffico, i noli e l'acquisizione di Hamburg Sud, entrata in Ap Moller Maersk a dicembre 2017. «L'integrazione è iniziata bene – riferisce Skou – con entrambi i vettori che hanno aumentati i volumi durante i primi mesi. La nostra priorità assoluta per quest'anno è l'integrazione con Hamburg Sud».Il volume di trasporto è cresciuto del 3 per cento, pari a 10,7 milioni di FEU. Le rate di nolo sono aumentate mediamente dell'11%, pari a 2 mila dollari per FEU (la media del 2016 è stato di 1,795 dollari). Sale a 1,7 milioni di FEU il traffico intraregionale (+7,3%). Le tratte westbound sono cresciute del 2,4 per cento (3,8 milioni di FEU), quelle sudbound del 2,2% a 5,1 milioni di FEU.

Combustibile più caro
Aumentano le spese per il combustibile, salite da 223 dollari per tonnellate a 320 dollari (+43%).

APM Terminals chiude in rosso
La filiale terminalistica di Maersk – 74 terminal tra proprietà e gestione – ha visto crescere il traffico e perdere il fatturato. Le movimentazioni sono state del 6 per cento, pari a 39,7 milioni di TEU. L'utile netto è in perdita di 168 milioni (positivo per 438 milioni nel 2016).