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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

L'economia del mare ora vale il 3 per cento del Pil

Negli ultimi cinque anni sono nate 14 mila imprese. Turismo marittimo primo comparto. I dati Unioncamere


Il "fattore 2%" dell'economia del mare – l'impatto sul Pil e la quota di occupati – va aggiornato. Sono circa 190 mila le imprese marittime, le quali incidono per il 3 per cento sull'economia nazionale, producendo un valore aggiunto da 44,4 miliardi di euro (il dato degli ultimi anni è oscillato sui 32 miliardi del Pil). Gli occupati complessivi, tra diretto e indotto, sono 800 mila, pari al 3,5 per cento della quota totale nazionale. Il dato viene dal VI Rapporto sull'Economia del Mare presentato mercoledì a Gaeta in occasione della terza Giornata nazionale sulla risorsa mare, organizzata dalla Camera di commercio di Latina, in collaborazione con Unioncamere nazionale e Unioncamere Lazio e il patrocinio del Comune di Gaeta.  

L'indotto della cantieristica
Secondo il rapporto, ogni euro prodotto dalla blue economy ne attiva altri 1,8 sul resto dell'economia, grazie a un indotto che produce un valore aggiunto pari a 81 miliardi. Il comparto che "induce" economicamente più di tutti è la cantieristica, grazie ai numeri dell'export: l'economia del mare esporta tanto e ovunque.

Turismo, pesca e cantieristica
Sulla base dei registri delle imprese delle Camere di commercio italiane (al 31 dicembre 2016), negli ultimi cinque anni sono nate 14mila imprese, pari il 7 per cento circa del totale (190 mila). Una forza lavoro complessiva, come detto in precedenza, che conta 800 mila occupati. La quota maggiore è occupata dal turismo marino che, tra servizi di alloggio, ristorazione, attività sportive e ricreative, coinvolge oltre 110 mila imprese, il 58 per cento del totale. Poco più della metà di queste si trovano nel Lazio. Al secondo posto la filiera ittica, 34 mila realtà imprenditoriali (17,8), seguita dal settore della cantieristica con 27mila imprese (14,3%).
 
Liguria prima regione marittima
In Liguria l'incidenza sull'economia regionale generata da attività marittime è del 9,1 per cento, la più alta di tutte. Seguono Sardegna ( 5,7%) e Lazio (5,3%).