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23 aprile 2024, Aggiornato alle 12,07
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Logistica

Le automotive subiscono il caro prezzi

Un sondaggio curato dall'associazione europea Ecg mostra come combustibile, finanziamenti, manutenzione e riparazione mettono sempre più in difficoltà il settore


Gli operatori della logistica delle automotive europee rimangono fortemente preoccupati circa le prospettive future del mercato dato che i costi continuano a crescere mentre c'è poca certezza circa i volumi e le tariffe future. Secondo l'ultima ricerca trimestrale "Confidence and Cost Trend Survey" dell'Ecg (associazione che racchiude gli operatori delle automotive) riguardante il primo trimestre del 2012, il 36% dei membri è pessimista circa le prospettive per i prossimi sei mesi. Questo risultato è vicino al più alto livello registrato negli ultimi due anni. Il presidente Ecg Costantino Baldissara ha commentato i risultati dell'indagine come «un esatto riflesso delle preoccupazioni dei nostri soci in un momento critico per il settore automotive, e per l'economia europea nel suo complesso». L' outlook negativo del settore è in parte attribuibile al forte aumento dei costi in aree chiave quali combustibile, finanziamenti, manutenzione e riparazione della flotta, e sostituzione delle attrezzature. Altre tipologie di costo, come assicurazioni, pneumatici e pedaggi, sono altresì aumentate rispetto all'anno precedente per una rilevante percentuale di membri.
Circa il 62% ha segnalato un aumento dei propri costi finanziari e solo il 4% un calo rispetto allo scorso anno, mentre il 66% ha registrato un aumento di più del 10% dei prezzi del carburante rispetto allo stesso periodo. Il 52% dei membri ha dichiarato che nei prossimi sei mesi investirà in camion, mentre  il 61% in driver. Quest'ultimo dato è la più alta percentuale dei ultimi due anni, ed è conforme alla carenza di driver segnalata dalla metà degli intervistati. Inoltre, il 30% o più degli intervistati investirà in operatori allo stoccaggio, personale tecnico e amministrativo, e workshop tecnici. Fortunatamente, gli operatori del settore ha espresso di avere disponibilità di accesso a finanziamenti esterni, anche se sta diventando sempre più difficile. Circa il 27% degli intervistati ha dichiarato di non aver incontrato difficoltà nell'ottenere un finanziamento, una percentuale sostanzialmente inferiore rispetto al picco del 45% registrato nel terzo trimestre del 2010: allo stesso modo, la percentuale che ha dichiarato che, anche se disponibile, il ricorso al finanziamento sia di difficile accesso, ha raggiunto il livello record del 61%.
È altresì crollata la sicurezza di ottenere tassi sostenibili: il 60% dei membri ha risposto che i tassi di interesse limitano gli investimenti rispetto a circa il 15% di due anni fa. Circa il 60% degli intervistati ha anche citato la mancanza di certezza nei volumi futuri come un motivo per non investire, un numero che è stabile da diversi trimestri, mentre il 27% ha dichiarato come l'assenza di contratti a lungo termine sia un deterrente per gli investimenti.
I risultati dell'indagine sono stati argomento principale di dibattito durante l'assemblea generale Ecg che ha avuto luogo a bordo della Dfds "Pearl Seaways" durante la traversata da Oslo a Copenhagen. Durante l' evento, Baldissara, insieme al vice presidente dell'ECG Wolfgang Goebel, sono stati riconfermati all'unanimità nelle loro cariche per ulteriori due anni, e sono stati votati gli altri membri del consiglio per il prossimo anno.
Nel 2010, l'ultimo anno per il quale sono disponibili i dati, i membri Ecg hanno generato un fatturato di circa 21 miliardi di euro, circa 3 miliardi in più rispetto al 2009. Ebitda, Ebit e utile netto hanno tutti registrato una crescita nel periodo. Allo stesso tempo, considerando che i costi sono cresciuti ad un ritmo più veloce rispetto al fatturato, i margini di profitto si sono ridotti dal 3,1% al 2,9%. Se si escludono i membri con un fatturato annuo superiore a 1,9 miliardi, tuttavia, il margine di profitto medio nel 2010 scende ad appena il 2%. «Questo non significa semplicemente che i profitti delle nostre aziende stanno scomparendo», ha detto Baldissara concludendo di come si tratti di «un allarme per la crescita e per l'occupazione in Europa».
Sono stati eletti consiglieri del board Ecg con carica annuale: Marcos Duato della società spagnola; Mats Eriksson di AB Skandiatransport in Svezia; Jean-Michel Floret dell'operatore francese Groupe STVA; Omer Gursov della turca Me-Par; Frank Lehner di BLG Automobile Logistics in Germania; Ray MacDowall di ECM in Inghilterra; Marek Nowicki della polacca P.W. Wega; Antoine Redier di Gefco in Francia; Kirill Petrunkin della russa FTC Autotechnoimport; Bjorn O. Gran Svenningsen della norvegese UECC; Roberto Volpato di Eliambrosetti in Italia and Konrad Zwirner della austriaca Austria's Hoedlmayr International.