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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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La protesta sarda contro il caro-traghetti

Sit-in degli autotrasportatori di Trasportounito tra i porti di Cagliari, Porto Canale, Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci


«In lotta per il nostro lavoro, per le nostre famiglie, ma anche per la sopravvivenza della Sardegna». Così Trasportounito comunica dalla mezzanotte di oggi un sit-in insieme a Unidos Sardegna nei porti di Cagliari, Porto canale, Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci. Una protesta contro il caro-traghetti, un'agitazione che coinvolge circa duecento autotrasportatori, volta ad «accendere i fari su una situazione ormai ampiamente al di là del livello minimo di guardia, con il rischio immediato di fallimento di gran parte delle imprese di autotrasporto, strangolate oltre che dalla crisi e dall'assenza di misure finalizzate a ripristinare le minime condizioni di mercato, anche dall'escalation delle tariffe dei traghetti. Escalation che pone a rischio l'intera economia della Sardegna».
Le nuove tariffe per il trasporto merci sono più care del 10%. Si attende il tavolo convocato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi per affrontare la questione.