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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture

La Marina usa i droni per monitorare i fondali

Il progetto, presentato a Brindisi, punta a rendere più sicura la navigazione sotto costa e lungo le banchine dei porti meridionali


La Marina Militare controllerà i fondali utilizzando anche droni subacquei. Stiamo parlando del progetto Port and Coastal Survey, presentato a Brindisi, che è finanziato dal ministero dell'Interno e punta a rendere più sicure le acque nelle zone costiere e lungo le banchine dei porti meridionali. Oltre a Brindisi, l'operazione sarà presto avviata negli scali di Taranto, Bari, Napoli, Gioia Tauro, Messina, Palermo, Catania e Augusta. Si svilupperà attraverso mezzi filoguidati e droni, con tecnologia sonar, gps, ecoscandaglio, telecamere e sensori. A cosa servirà tutta questa strumentazione? Ad effettuare un monitoraggio dei fondali ed individuare eventuali ostacoli per la navigazione o elementi di vero e proprio pericolo, come gli ordigni bellici della Seconda Guerra Mondiale, ancora numerosi nelle rade dei porti italiani. Tra gli obiettivi del progetto anche quello di costruire un database che sarà gestito dal ministero dell'Interno. "I dati raccolti – ha spiegato l'ammiraglio di squadra Ermenegildo Ugazzi – saranno a disposizione delle Capitanerie e delle Autorità portuali qualora fossero richiesti".

(Fonte immagini: Il Nautilus.it)