|
adsp napoli 1
24 aprile 2024, Aggiornato alle 09,01
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

La Marina militare sperimenta il Green diesel

Uno speciale combustile, per il 50% realizzato con componenti di origine rinnovabile, è stato impiegato per la prima volta sul pattuglione d'altura Foscari


Che il futuro della navigazione sarà con combustibili "ecologici", ovvero bunker non derivato dal petrolio, lo si vede dal fatto che anche un'istituzione come quella della Marina Militare italiana sta iniziando a sperimentarli sulle sue navi. E di pochi giorni fa, infatti, la notizia che a partire da marzo la Marina farà il suo primo "pieno sostenibile" con un combustile per il 50% realizzato con componenti di origine rinnovabile. 
Il progetto si chiama "Flotta Verde" e avrà il suo quartier generale ad Augusta. È stata già testata una prima unità, il pattugliatore d'altura Foscari, e i risultati sono stati promettenti, soprattutto perché non hanno richiesto un particolare refitting della nave. «Il passaggio da un combustibile all'altro – spiega la Marina - è avvenuto senza alcuna variazione delle prestazioni e dei parametri termodinamici dei motori di propulsione e dei generatori. La riduzione misurata delle emissioni di anidride carbonica e di emissioni inquinanti è in linea con le attese. Il nuovo prodotto è compatibile con le macchine e con i circuiti esistenti senza apportare alcuna modifica e senza particolari accorgimenti». Foscari, insieme ad altre unità a partire da marzo, verrà alimentato con un prodotto studiato dalla Marina insieme ad Eni, un gasolio con codice Nato F76 realizzato dalla raffineria di Porto Marghera. Nonostante si parta tra circa un mese, già i primi test hanno dato risultati positivi. 
La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l'uso del 10% di frazione bio entro il 2020. L'iniziativa prevede navi militari eco-efficienti che permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall'Italia e dall'Unione europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale.