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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture

Italian Cruise Watch: "Il settore crescerà nel 2013"

Lo studio, presentato oggi nel corso dell'Italian Cruise Day di Genova, prevede nel prossimo anno una crescita del 4,5% del mercato crocieristico. Nel 2011 Napoli si è confermato terzo scalo d'Italia con 1,3 milioni di passeggeri 

Nel corso della seconda edizione di Italian Cruise Day, il forum sull'industria crocieristica italiana che si svolge oggi a Genova, è stato presentato il rapporto di ricerca "Italian Cruise Watch 2012", che analizza dettagliatamente le dinamiche del settore. Per quanto riguarda le previsioni di chiusura 2012 relative al numero di passeggeri movimentati nei porti italiani (imbarchi, sbarchi e transiti) confrontate con i dati del 2011, si evidenzia una sostanziale tenuta del comparto crocieristico con una riduzione contenuta pari a -4,2% per un totale di 11.026.692 unità, dato significativo considerando la crisi economica e l'effetto emotivo "post Concordia". Rispetto a tale valore lo studio ha analizzato nel dettaglio le previsioni di chiusura 2012 rispetto ai dati a consuntivo 2011 per i primi 17 porti crocieristici italiani. In questo contesto Civitavecchia si conferma al primo posto con circa 2,4 milioni di passeggeri movimentati (-6,6%) e 933 toccate navi (-6,9%). Seguono Venezia con 1,8 milioni di passeggeri (+0,8%) e 663 toccate navi (+1,4%) e Napoli, con 1,3 milioni di passeggeri (-7,5%) e 520 toccate navi (-1,3%). Ai piedi del podio si collocano Livorno, con 1.000.000 di passeggeri movimentati (+1,7%) e 469 toccate navi (-5,6%), Savona, con 900.000 passeggeri movimentati (-5,1%) e 209 toccate navi (-9,9%) e Genova, con circa 803 mila passeggeri movimentati (+0,6%) e 201 toccate navi (-20,2%).
Passando invece al 2013, i dati del rapporto si sono focalizzati su  sette porti italiani che da soli, nel 2011, hanno rappresentato il 70% della movimentazione passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova, Livorno, Messina e Ravenna), evidenziando una previsione di crescita sia nel totale dei passeggeri movimentati (+4,5%), sia nelle toccate navi (+0,6%) rispetto alle stime per il 2012 sui medesimi scali. Lo studio ha inoltre analizzato altri aspetti legati all'economia del comparto crocieristico. Per ciò che riguarda le infrastrutture l'Italian Cruise Wacth mostra un incremento dei terminal crocieristici in Italia, passati dalle 19 unità del 2000 alle 39 dell'anno in corso, con una previsione di ulteriore crescita per il 2013 di quattro unità per complessivi 43 terminal.
In merito infine alle prime indicazioni emerse dalla ricerca di Risposte Turismo sulle stime (2012) e sulle previsioni (2013) relative all'andamento del fatturato degli agenti di viaggio sul prodotto crociere, i dati prospettano un positivo andamento dello stesso. Infatti, il 71% degli intervistati stima una stabilità o incremento del proprio giro di affari nel 2012, percentuale che sale nelle previsioni 2013 di dieci punti percentuali, attestandosi all'81% del panel. Lo stesso rapporto ha inoltre analizzato per quest'anno - sempre secondo gli agenti di viaggio intervistati - i principali fattori di scelta della clientela riferiti al "prodotto crociera". Rispetto al 2011 al primo posto della classifica si colloca la "soddisfazione per crociere già effettuate in passato" con una crescita del 10% (75%), al secondo posto gli "sconti, promozioni e costo crociera" con un +6,3% (61%), al terzo posto il "confronto vincente rispetto ad altre tipologie di vacanza", con una crescita di oltre 6 punti percentuali (42%) e, infine, "notorietà del brand" (campagne di comunicazione) con oltre un +8% (31%).
"Le crociere - ha affermato Michael Thamm - membro del Comitato Esecutivo di ECC - European Cruise Council - e C.E.O. Costa Crociere S.p.A - rappresentano uno dei principali comparti dell'industria del turismo in Europa con 36,7 miliardi di contributo globale all'economia continentale e oltre 315mila posti di lavoro garantiti dal nostro settore. In questo contesto, l'Italia vanta numerosi primati che confermano un ruolo di primaria importanza del paese in termini economici e di mercato. Nell'area Mediterranea, ad esempio, dei 10 maggiori porti per somma di imbarchi, sbarchi e transiti, ben 5 sono italiani. Un passeggero su tre in Europa parte da scali della Penisola. Le prospettive del settore delle crociere - conclude Thamm - non possono non individuare nell'Italia uno dei punti di riferimento per la crescita del proprio business".