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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Logistica

Interporto di Nola cresce anche quest'anno

Nei primi sette mesi di quest'anno, la struttura campana ha registrato un incremento del 15% della movimentazione dei container e delle merci trasportate su ferrovia


Un incremento medio del 15 per cento nel 2011 rispetto al 2010. Lo ha registrato l'Interporto di Nola sia per quanto riguarda la movimentazione dei containers, sia per le merci trasportate su ferrovia. E la buona notizia è che il trend positivo  sta proseguendo anche nel 2012. Infatti, nei primi sette mesi di quest'anno, nonostante la difficile congiuntura, T.I.N. S.p.A. (Terminal Intermodale Nola), la società che gestisce il Terminal container della struttura nolana, ha registrato un incremento tendenziale del 15% per fatturati e volume. Dati in linea con il 2011 in cui  la TIN ha movimentato 1.386 treni e 35.683 container (+14,40% rispetto al 2010). All'interno del Terminal Intermodale, che si estende su un'area di 225mila metri quadri, è presente un recinto di temporanea custodia, ovvero un'area doganale dove vengono custodite le merci di provenienza extra Ue in attesa di nazionalizzazione. L'area occupa una superficie di 60mila mq al cui interno si trovano anche il deposito doganale privato e il deposito IVA. L'Interporto di Nola è inoltre l'unica piattaforma intermodale in Italia ad avere al suo interno una stazione ferroviaria privata inserita nel PIR (Prospetto Informativo della Rete); ciò ha favorito la creazione, nel 2009, di Interporto Servizi Cargo (ISC), i cui programmi di crescita la vedono posizionarsi tra i principali player italiani nel trasporto privato merci. Quello campano è l'unico Interporto italiano posto all'interno di un Distretto che costituisce una filiera perfettamente integrata tra logistica/manipolazione (Interporto), ingrosso (CIS), servizi e dettaglio (Vulcano Buono) che occupa circa novemila addetti e riunisce mille aziende.