|
adsp napoli 1
17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2

Infortuni sul lavoro, si conferma un trend al ribasso

Inail pubblica i dati 2010 del settore marittimo. Infortuni in diminuzione del 2,9%. Il settore passeggeri quello più colpito. La pesca la categoria con più incidenti mortali


Nel 2010 il settore marittimo ha registrato una decisa riduzione degli infortuni. L'Inail, che accorpa anche l'ormai ex Ipsema, ha pubblicato gli ultimi dati relativi al periodo dello scorso anno. Risultati confortanti: gli incidenti sono infatti diminuiti del 2,9% rispetto all'anno precedente. Gli incidenti sul lavoro sono stati complessivamente 1.268, quasi tutti (97%) accaduti a bordo delle navi, il rimanente 3% da infortuni in itinere.
L'istituto ha evidenziato come il dato confermi il trend di costante decremento degli infortuni nel settore marittimo degli ultimi dieci anni: tra inizio e fine periodo, infatti, gli infortuni si sono ridotti di circa un quarto, passando da 1.693 a 1.268.
Esaminando la distribuzione degli eventi per categoria di naviglio, la categoria passeggeri - con oltre la metà dei casi - è quella nella quale lo scorso anno si è contato il maggior numero di infortuni sui 1.227 complessivi occorsi sul luogo di lavoro. La categoria passeggeri insieme alla categoria del carico ed al settore pesca copre oltre l'86% degli eventi avvenuti nel 2010. Anche dal punto di vista della variazione del numero di infortuni rispetto all'anno precedente è sulla categoria passeggeri che va posta l'attenzione: infatti, se si trascura la categoria del diporto che ha ridotte dimensioni ed è quindi soggetta maggiormente ad oscillazioni casuali - ha spiegato l'istituto - il settore passeggeri è l'unico nel quale si registra una diminuzione di eventi, oltretutto con una percentuale piuttosto elevata (8,7%).
Quasi il 68% dei casi mortali rilevati negli ultimi dieci anni sono accaduti nel settore della pesca, seguito a lunga distanza dalla categoria carico (14,1%). Quello della pesca si conferma quindi come il settore tra i più pericolosi, soprattutto a causa dei naufragi che mettono a repentaglio la vita dell'intero equipaggio.
Nel 2010 l'ex Ipsema ha assicurato contro gli infortuni e le malattie professionali gli equipaggi di quasi 7.000 imbarcazioni/navi per conto di circa 4.900 imprese armatoriali. La maggior parte del naviglio assicurato, circa il 47%, è stato impegnato nell'attività di pesca, svolta prevalentemente lungo le coste continentali ed insulari italiane a distanza non superiore alle venti miglia, la cosiddetta pesca costiera.