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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Eventi

Assemblea Fonasba, l'agente marittimo tra tecnologia e concentrazione

Fusioni, corporazioni, nuove tecnologie. Ma gli agenti marittimi sono sempre di più


Il 16 ottobre si è tenuto a Dubai, all'interno dell'assemblea annuale  di Fonasba, la federazione internazionale degli agenti marittimi, il meeting del Chartering & Documentary Committee, che vede come presidente Fulvio Carlini. Insieme a delegati provenienti da 35 paesi associati è stata analizzata l'attualità della professione, caratterizzata oggi da una concentrazione della categoria: più professionisti in un mercato che tende alle fusioni e alle incorporazioni dettate dal contenimento dei costi e dall'uso di nuove tecnologie che riducono i tempi di lavoro degli uffici.

Si sono tenute relazioni di Andrew Harston, in rappresentanza di Itic, grosso broker assicurativo; di Francis Sarre, presidente del documentary committee di Bimco, che ha presentato, tra le altre cose, il nuovo Fonasba general agency agreement, che dovrebbe essere approvato a novembre alla prossima riunione del Comitato, disponibile poi per gli armatori e i loro agenti generali. Infine, la relazione di Michele White, in rappresentanza di Intertanko.

Altro tema affrontato, quello dell'arbitrato, con l'intervento di un rappresentante di Emac, il quale ha mostrato come il baricentro dello shipping si sia spostato da Ovest a Est. La parte finale del meeting ha visto il seminario "Disruptive Technologies, Impact on Shipping intermediaries", che segue la discussione di un anno fa "Are the Shiprobkers the next Dodos?". A Dubai il panel, moderato da Carlini, ha visto operatori locali, shipbrokers ed esperti di information technology introdotti da Christopher Abraham, capo del Dubai Campus - SPJain College of Global management. Alla discussione ha partecipato Hans Christian Mordhorts, direttore commerciale D/A Desk, società che gestisce i costi di scalo portuale in tutto il mondo e che ha portato scompiglio nel mondo agenziale, specie in una prima fase, ma che alla fine molti armatori e operatori hanno deciso di utilizzare per semplificare la gestione del costo degli scali portuali al loro interno. Altri panelist locali sono stati il presidente del Dubai Branch del Institute of Chartered Shipbrokers, Krishnan Subramaniam.  

La conclusione, riassunta da Abraham, è che, al netto delle tecnologie, anche nel nostro settore il fattore umano rappresenta e rappresenterà il vero elemento vincente che porta il cliente a scegliere di operare con un broker piuttosto che con un altro.