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28 marzo 2024, Aggiornato alle 13,45
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Politiche marittime

Marittimi, sindacato vuole lavoro usurante nella Legge di Stabilità

Ad ottobre l'USCLAC-UNCDIM-SMACD si farà sentire in Parlamento. L'obiettivo è equiparare la categoria alla maestra d'asilo e al conducente di autobus


Il prossimo obiettivo del sindacato dei lavoratori marittimi USCLAC-UNCDIM-SMACD (Unione Sindacale Capitani Lungo Corso al Comando - Unione Nazionale Capitani Direttori di Macchina - Stato Maggiore Abilitato al Comando o alla Direzione di Macchina) è di farsi riconoscere, nella prossima Legge di Stabilità in discussione ad ottobre, il lavoro marittimo come usurante. Lo ha reso noto il comandante Claudio Tomei (foto), presidente dell'associazione di categoria, nel corso della presentazione della festa dei cinquant'anni del sindacato, che si terrà il 6 luglio a Genova, a Terrazza Colombo (è stato fondato il 6 luglio del 1967).
 
In Italia sono 30 mila i marittimi di cui, secondo calcoli Usclac, circa 1,800 avrebbero potuto usufruire quest'anno dei benefici concessi a chi è compreso nelle liste dei lavori usuranti. Il lavoratore marittimo vive 24 ore al giorno, per settimane o mesi, su una nave che è sia un luogo di lavoro che di vita collettiva. Il tempo libero lo trascorre quasi sempre a bordo o comunque lontano da casa e lavora spesso in condizioni meteo estreme. La strategia del sindacato punta non soltanto all'aspetto categoriale della questione (il riconoscimento) ma anche su quello della sicurezza della navigazione (un lavoratore riconosciuto lavora meglio).

Nel corso della conferenza stampa, Tomei ha raccontato la storia del sindacato, illustrando in particolare l'attività svolta negli ultimi anni. «Continuiamo la nostra storica lotta per il riconoscimento del lavoro marittimo come usurante, che resta la nostra priorità», afferma Tomei. È stato ricordato che nell'ultimo aggiornamento dell'elenco sono state inserite anche le maestre d'asilo, mentre gli autisti di autobus erano già compresi. «Usclac-Uncdim-Smacd rappresenta i comandanti e i direttori di macchina – continua Tomei -, vale a dire le due figure più alte in grado: ma le rivendicazioni che portiamo avanti insieme a Federmanager riguardano tutti i lavoratori che operano a bordo delle navi, dagli ufficiali all'equipaggio: tutti infatti condividono orari disagiati, condizioni di lavoro pesanti, fatica (mentale e fisica), stanchezza e stress».
 
Cronistoria di USCLAC-UNCDIM-SMACD 
Il sindacato Usclac viene fondato a Genova il 6 luglio del 1967, da un nucleo principale di comandanti della marina mercantile, già in pensione, insieme ad altri colleghi: all'inizio conta poco meno di centocinquanta iscritti, facenti parte sia dell'armamento pubblico che di quello privato. Usclac aderisce da subito alla Federazione Nazionale Dirigenti di Aziende Industriali (FNDAI) e, tramite questa, alla Confederazione Italiana Dirigenti d'Azienda (CIDA).

Il primo presidente di Usclac è il comandante Paolo Beretta, in carica fino al 1975

1970
– Usclac firma il primo contratto nazionale di lavoro
1974 – Viene costituita Uncdim
1975 – il nuovo presidente di Usclac è il comandante Gustavo Galliano
1976 – viene eletto presidente il comandante Luigi Oneto, ufficiale dell'"Andrea D'Oria"
1977 – viene modificato lo statuto per consentire l'ingresso dei comandanti di navi battenti bandiera estera
1981 - raggiunto il picco degli iscritti, a quota quattrocento
1986 – assume la presidenza di Usclac il comandante Luigi Cigolini
1993 - I marittimi sono inseriti nel primo elenco di "attività usuranti" compreso nel Decreto legislativo n. 374/1993 (tabella A)  
1995 – il nuovo presidente di Usclac è il comandante Antonino Nobile
1996 – viene costituita la Cas.Co.Di, la cassa di assistenza dei comandanti e direttori di macchina
1998 – viene modificato lo statuto Usclac, con l'aggiunta di sei articoli (dal 24 al 29), per adeguarsi al Decreto Legislativo n.460/1997 sul trattamento tributario degli enti non commerciali
1999 - I marittimi "misteriosamente" scompaiono dall'elenco delle attività usuranti del Decreto del ministro del Lavoro e della Previdenza sociale n. 208 del 19 maggio 1999
2004 – Viene costituito il sindacato unico Usclac-Uncdim
2005 – inizio delle battaglie sindacali sul tema dell'amianto, ancora in corso
2011 - Il Decreto legislativo n. 67/2011 conferma l'interpretazione del decreto del 1999, escludendo quindi i lavoratori marittimi dagli "usuranti"
2012 – Viene costituita Smacd tramite una modifica allo statuto, che  consente l'iscrizione al sindacato degli ufficiali in possesso della certificazione IMO per l'abilitazione al comando o alla direzione.
Usclac entra in CESMA-Confederation of European Shipmasters' Association, l'organismo che raggruppa i comandanti di navi a livello europeo.
Fanno il loro ingresso in Usclac anche i comandanti del mondo del rimorchio e del diporto.
Viene eletto alla presidenza il comandante Claudio Tomei.