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19 aprile 2024, Aggiornato alle 15,59
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Armatori

Digital shipping, la battaglia di Ecsa e Etf

Le associazioni di armatori e marittimi europei invocano la riduzione e semplificazione delle pratiche burocratiche che vanno a discapito degli equipaggi e della nave


In occasione della Digital Assembly 2017 co-organizzata il 15 e 16 giugno dalla Commissione europea e dalla Presidenza Maltese del Consiglio dell'Ue, Ecsa ed Etf (armatori e marittimi europei) hanno evidenziato l'esigenza urgente che lo shipping possa usufruire di soluzioni digitali per ridurre gli oneri rappresentati da pratiche burocratiche senza fine che vanno a discapito degli equipaggi e della nave e che colpiscono soprattutto gli operatori del trasporto di corto raggio che scalano più volte porti europei in intervalli di tempo molto brevi.

Purtroppo, sottolinea l'Agenda Confitarma, la Direttiva Reporting Formalities che mirava a semplificare e razionalizzare le formalità di dichiarazione delle navi nei porti europei a partire da giugno 2016, non ha contribuito ad alleviare la situazione anzi, la situazione è peggiore di prima: infatti, invece di avere una singola finestra europea, sono state sviluppate soluzioni nazionali divergenti tra loro ed anche a livello dei singoli stati membri spesso non esiste un'unica soluzione.

Per esempio, il comandante di una nave che deve comunicare i dati di nascita dell'equipaggio, in un porto europeo deve usare la formula GG/MM/AAAA; in quello successivo GG/MM/AAAA e in un altro ancora AAAA/MM/DD, senza contare documenti in excel con 18 pagine di tabelle che devono essere completate richiedendo ore di lavoro prima dell'arrivo in porto, ma che non possono essere riutilizzate nel porto successivo. Aziende ed equipaggi devono rispondere a software diversi di una molteplicità di autorità e intermediari mentre con le soluzioni digitali oggigiorno disponibili basterebbe armonizzare i dati e i formati per equipaggio, carico e nave.

Ecco perché Ecsa e Etf hanno chiesto alla Commissione europea di intervenire con urgenza per porre rimedio alla situazione attraverso una revisione globale della direttiva. Per Ecsa ed Etf  il carico di lavoro amministrativo rappresenta una questione prioritaria nel loro programma congiunto per il Dialogo Sociale Settoriale Europeo.