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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Infrastrutture

Crociere trainano trimestre Fincantieri

Incassi per 1,1 miliardi. 19 commesse per le cruise nei primi sei mesi di quest'anno. Bono: "Assumeremo altre 400 persone"


Il Consiglio di amministrazione presieduto da Giampiero Massolo ha approvato il trimestrale finanziario del gruppo cantieristico Fincantieri che vede ricavi pari a 1,1 miliardi di euro, in crescita del 5,3%, con un ebitda margin del 6% pari a 67 milioni. Il carico di lavoro è di 6 anni e vale 26,6 miliardi, con un backlog di 20,8 miliardi, quasi 5 miliardi in più rispetto al primo trimestre 2016. Risultati in linea con il piano industriale. «Nel biennio 2015-2016 abbiamo assunto in Italia circa 600 dipendenti. L'aumento della produzione ha incrementato di circa 3 mila addetti nell'indotto», commenta l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, annunciando l'assunzione di altre 400 persone entro quest'anno.
Nei primi sei mesi dell'anno il gruppo avrà incassato, incluse le opzioni, ben 19 commesse per navi da crociera, da realizzare tra stabilimenti italiani, commesse per Vard in Europa e in Cina attraverso joint venture firmate recentemente. In tutto: memorandum of agreement per due unità Princess Cruises e Holland America Line; quattro navi più due in opzione per Norwegian Cruise Line; accordi con China State Shipbuilding Corporation e Carnival per due+quattro unità; lettera d'intenti di Vard per una expedition cruise; infine, memorandum of agreement ad aprile per due navi più due in opzione per Viking Ocean Cruises.
 
Tanto la posizione finanziaria netta che l'indebitamento del gruppo è riconducibile alla costruzione di navi da crociera ed è quindi strettamente legato al finanziamento del capitale circolante netto. Un business caratterizzato nel periodo da una significativa crescita dei volumi e dagli incassi delle rate finali relative a due unità consegnate nel trimestre.
 
Scalata di Vard
Terminata il 24 marzo l'offerta pubblica di acquisto lanciata dal gruppo Fincantieri, la partecipazione nel gruppo Vard è salita dal 55,63 al 74,45%. Il valore medio di carico delle azioni di Vard è passato da SGD 1,22 del 31 dicembre 2016 a SGD 0,97 del 31 marzo 2017. Tale operazione ha determinato un aumento del patrimonio netto del gruppo di 22 milioni e una riduzione del patrimonio netto di terzi di 57 milioni. 
 
Shipbuilding
Incremento dei ricavi di circa il 13 per cento, principalmente attribuibile al business delle navi da crociera (che ha un peso pari a circa il 51% sui ricavi del gruppo al lordo dei consolidamenti), i cui volumi sono in continua crescita con 13 unità lavorate nel primo trimestre (di cui due consegnate nel periodo) rispetto alle 11 unità in costruzione nel primo trimestre 2016 (di cui due consegnate nel periodo). 
 
Offshore
La diminuzione dei ricavi di circa l'11% rispetto al primo trimestre 2016 è dovuta alla riduzione delle attività nei cantieri europei e brasiliani di VARD in parte compensata dall'effetto positivo derivante dalla variazione del cambio Corona Norvegese/Euro (euro 12 milioni). L'andamento della marginalità non beneficia ancora pienamente della progressiva crescita dei volumi relativi alle azioni di diversificazione del business messe in atto negli esercizi precedenti al fine di rispondere alla crisi del settore core dell'Oil&Gas.
 
Sistemi, componenti e servizi
Riduzione dei ricavi di circa il 7% dovuta principalmente al minor contributo delle attività di trasformazione navale che, nel primo trimestre 2016, avevano beneficiato degli effetti positivi del programma "Rinascimento" per il cliente MSC Crociere, conclusosi nel 2016.
 
Capitale
Il capitale immobilizzato netto è aumentato a causa di investimenti in attività immateriali per 14 milioni - di cui 5 milioni per progetti di sviluppo - e in immobili, impianti e macchinari per 25 milioni, in gran parte compensati dagli ammortamenti per 29 milioni e dall'effetto negativo della conversione delle poste in valuta delle controllate estere per 6 milioni, nonché per la variazione positiva delle altre attività e passività non correnti per 17 milioni, dovuta principalmente all'effetto della valutazione del fair value dei derivati su cambi.