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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Infrastrutture

AdSP Tirreno centrale, approvato Piano operativo 2017-2019

L'ok è arrivato dall'Organismo di partenariato e dal Comitato di gestione, riunitisi oggi

Si è concluso l'iter di approvazione del nuovo Piano Operativo 2017-2019 dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale. L'Organismo di partenariato, riunitosi oggi, ha espresso il proprio consenso così come previsto dalla legge.


La successiva riunione del Comitato di gestione, tenutasi al termine dell'OdP, ha confermato, tenendo conto della discussione svoltasi con l'Organismo di Partenariato, quanto già deciso nella seduta del 3 marzo approvando all'unanimità il documento di programmazione che stabilisce, in uno scenario euromediterraneo, le direttrici di sviluppo integrato dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia. Il Piano è stato inviato dal presidente dell'AdSP al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.


Dopo la costituzione del Comitato di Gestione, la nomina del Segretario Generale e l'insediamento del Comitato di Gestione, viene così approvato, primo in Italia, il Piano Operativo che delinea la strategia di sviluppo in un'ottica di sistema campano della portualità, puntando sui servizi e sull' intermodalità.


Per quanto riguarda gli investimenti, l'attenzione è concentrata sull'attuazione dei programmi fissati nel Grande Progetto, finanziati dalla UE e dalla Regione Campania per i porti di Napoli e Salerno: dragaggi, collegamenti stradali e ferroviari, infrastrutture fognarie e idriche.


Il Piano arriva al termine di diverse sedute del Comitato di Gestione ad esso dedicate e a valle di due riunioni con l'Organismo di Partenariato, composto dai rappresentanti delle forze economiche, sociali e dai rappresentanti degli operatori dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, che hanno contribuito alla definizione del POT. 


"Nasce con questo piano operativo - ha precisato Pietro Spirito - una programmazione di sistema portuale del Tirreno centrale integrando i porti della Campania per valorizzare le opportunità di sviluppo. Obiettivo primario sarà quello di portare a compimento le opere infrastrutturali in corso.  Intendiamo accelerare la realizzazione degli interventi in corso al fine di rendere maggiormente competitivo il sistema del Tirreno centrale rispetto alla portualità mediterranea".

Ammonta a 141 milioni il piano di investimenti per lo scalo partenopeo, 73 milioni quelli stabiliti per lo scalo salernitano. Tra le opere ritenute di primaria importanza vi sono, per Salerno e per Napoli, il piano dei dragaggi; il completamento della Nuova Darsena di Levante e il nuovo collegamento viario e ferroviario per lo scalo partenopeo; per Salerno obiettivi primari sono il completamento della "Porta Ovest", l'allargamento della imboccatura del porto e il potenziamento  del  terminal traghetti per traffico ro-ro; per Castellammare di Stabia, il piano punta a valorizzare il porto per l'attracco di mega-yacht e per il rilancio dell'industria cantieristica.


"L'indirizzo strategico - ha affermato il presidente Spirito - è potenziare il sistema campano, sistema portuale multipurpose, sostenuto da un bacino demografico ad alta densità di popolazione ( 14 milioni di abitanti) e dalla presenza di importanti poli produttivi, che si estendono dalla Campania alla Basilicata, alla Puglia settentrionale e al basso Lazio. La previsione di istituire zone economiche speciali (ZES), che coinvolgono i territori dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare, può rappresentare uno strumento di politica industriale rilevante per lo sviluppo economico della portualità, in quanto consentirebbe di ispessire e consolidare il tessuto produttivo regionale, attraendo l'attenzione delle compagnie armatoriali. Stiamo lavorando con il Governo e con la Regione Campania per realizzare questo obiettivo".