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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Armatori

Hanjin, per l'Italia si chiude (bene) la questione contenitori

Nei giorni scorsi è terminata la riconsegna dei contenitori vuoti, per un totale di circa 6 mila box destinati nella penisola


Si è conclusa positivamente la vicenda degli oltre 6 mila contenitori di merce destinata all'Italia trasportati dalle navi della compagnia di trasporto marittimo Hanjin Shipping che rischiavano di rimanere bloccati nei terminal portuali del nostro Paese una volta sbarcati. L'armatore sudcoreano è attualmente in amministrazione controllata e il 17 febbraio la Suprema Corte della Corea del Sud si pronuncerà sull'istanza di fallimento.

Fedespedi rende noto che nei giorni scorsi è terminata, nelle tempistiche stabilite, la riconsegna dei contenitori vuoti, sulla base della polizza fideiussoria globale sottoscritta lo scorso settembre dalla Federazione Nazionale di Imprese di Spedizioni Internazionali con Hanjin e tutti i terminal interessati, grazie alla quale era stata possibile la rapida consegna ai destinatari delle merci sbarcate.

«La riconsegna di tutti i contenitori vuoti – commenta Roberto Alberti, presidente Fedespedi -  pone fine a una vicenda che ha evidenziato, ancora una volta, la grande professionalità e il ruolo strategico degli spedizionieri nella filiera del trasporto merci. Il sistema associativo ha saputo fare quadrato. Fedespedi, con il sistema confederale, ha fornito un aiuto concreto in una crisi che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi per il sistema economico italiano, dall'industria al commercio, fino ai servizi».