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28 marzo 2024, Aggiornato alle 13,42
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Infrastrutture

Porto di Trieste, 70 milioni per potenziare la linea ferroviaria

Per gli interventi, l'Authority portuale ha siglato un protocollo d'intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia e con Rfi


È stato firmato ieri a Roma da Regione Friuli Venezia Giulia, Rete ferroviaria italiana e porto di Trieste un protocollo d'intesa che punta a migliorare i collegamenti ferroviari da e per lo scalo giuliano, aumentare la quota del traffico merci su nave e ferro e garantire un autentico trasporto cargo intermodale e sostenibile da e verso i mercati del resto d'Europa e del Mediterraneo.


Il documento è stato sottoscritto dal presidente della Regione, Debora Serracchiani, da Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e da Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rfi.

L'accordo consentirà di potenziare il collegamento con la rete ferroviaria nazionale, che interessa il nuovo Piano Regolatore dell'area di Campo Marzio e la connessione con le aree portuali del Punto Franco Nuovo. L'investimento economico complessivo è di 70 milioni di euro, di cui 50 finanziati da Rfi e la restante parte dall'Autorità di Sistema Portuale.


In dettaglio, Rfi progetterà e realizzerà gli interventi per migliorare il collegamento del porto con la rete nazionale, mentre all'Authority portuale sono affidati i lavori di adeguamento degli impianti ferroviari all'interno del porto. La Regione avrà invece il compito di supervisionare e controllare tutte le attività previste.


Al termine degli interventi, le merci transitate dal porto di Trieste potranno intercettare due dei quattro Core Corridor Ten-T europei che attraversano l'Italia: quello Mediterraneo, che collega la penisola iberica al confine dell'Est europeo passando per la dorsale italiana Torino-Trieste, e il Corridoio Baltico-Adriatico, che collega importanti porti italiani come Ravenna e Trieste all'Austria e ai mercati del Nord Europa.