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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Cultura

La via delle meridiane

Un libro sugli orologi solari, e sul rapporto tra scienza e natura, commentato da Decio Lucano


di Decio Lucano - DL News

La misura del tempo è nata col mondo, dalle tribù primitive alle civiltà precolombiane alle millenarie storie orientali con i templi costruiti con segni e orientamenti per dialogare con la sfera celeste, il sole, la luna. Da Camogli, incubatrice di idee, cose di mare e storie marinare arriva una raccomandazione: "contemplare e comprendere il nostro legame con l'Universo". Lo scrive Bruno Malatesta, capitano, vice presidente della Società Capitani e Macchinisti Navali, creatore del sito internet dell'associazione, cultura e professionalità doc, nel suo libro La via delle meridiane (Panesi editore) […].

La via delle meridiane, gli orologi solari posti sulle pareti di case e chiese, è un itinerario di pochi chilometri che da Camogli s'inerpica sul Monte di Portofino, Ruta, San Rocco, scende fino a Punta Chiappa davanti al Golfo Paradiso e vi accompagna a scoprire le case e le chiese che conservano le meridiane, ognuna con una sua storia. Un itinerario che troverete da viaggiatori in tutto il mondo. Questo libro di circa sessanta pagine, corredato di immagini, schemi e disegni, non va letto solo  come una brochure turistico storica, anche se i luoghi dell'itinerario sono incantevoli, ma come una disciplina scientifica tenendo conto che le meridiane hanno a che fare col tempo; e il concetto di tempo è materia di filosofi, astronomi, naturalisti; questi orologi solari che Malatesta ci propone appartengono alla meccanica celeste, alla nostra dipendenza cosmica.

Essi segnano il movimento dell'Universo e fanno parte della Natura; sono gli orologi che i capitani hanno realizzato nei secoli precedenti e che la gente di terra aveva come riferimento per la loro attività. Questi orologi non hanno bisogno di  quarzo né dell'ora atomica, funzionano in maniera perfetta con le leggi della Natura. Ed è questa la chiave di lettura di questo libro di Malatesta (cui ha contribuito il fratello Mario) che vuole introdurci ai rudimenti della gnomonica, la scienza che studia gli orologi solari impropriamente chiamati meridiane, e "mettere in condizione il neofita di interpretare un quadrante solare". Anzi addirittura costruire una  semplice meridiana portatile su carta.

Naturalmente in questo itinerario scientifico/naturale il lettore è un viaggiatore curioso alla scoperta di questi orologi da facciata, e Malatesta racconta con penna quasi poetica i tipi di orologi solari… "italici, francesi, con motti sulle tematiche dell'esistenza, sfere armillari, obelischi, kircheriani (oltre a mostrar l'ora anche determinati periodi dell'anno come la pesca propizia oppure lo sbocciare dei fiori, tempo e natura... L'autore ne ha creata una dove lo gnomone (lo stilo) proietta la sua ombra lungo la linea relativa alle "acciughe": giugno infatti è il mese migliore per la loro pesca o altre linee stagionali con pesci e fiori significativi per quei mesi.

Un passo al Museo Marinaro di Camogli prima di iniziare l'itinerario libro alla mano è consigliabile per prendere confidenza con questi strumenti, nel Museo si trovano reperti importanti di questa materia, ma è anche l'anticamera per addentrarsi a ritroso nel tempo, quel tempo che è percepito da scienziati e letterati come una sensazione personale al di là delle teorie e delle equazioni. Il tempo? E' una grandezza, una coordinata, "ma non riusciamo a raffigurarlo", e allora su questo punto – ci dice Malatesta – si fonda la passione per le meridiane: la ricerca di quella entità decisamente sfuggevole".