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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Infrastrutture

Fincantieri, commessa da 4 miliardi in Qatar

Realizzerà quattro corvette, un'anfibia e due pattugliatori per l'emirato. Verranno costruite in Italia a partire dal 2018. Bono: "Un backlog di almeno dieci anni"


Fincantieri e il ministero della Difesa del Qatar hanno firmato giovedì scorso a Roma un contratto per la realizzazione di sette unità di nuova generazione inserite nel programma di acquisizione navale nazionale. La firma è avvenuta tra il comandante delle forze navali dell'Emirato del Qatar, Staff Major General Mohammed Nasser Al Mohannadi, e l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, alla presenza dei ministri della Difesa dei due Paesi, Khalid bin Mohammed Al Attiyah e Roberta Pinotti.
 
Il contratto, che per Fincantieri vale quasi 4 miliardi di euro (3,8 per la precisione), prevede la fornitura di sette navi di superficie, di cui quattro corvette della lunghezza di oltre 100 metri, una nave anfibia (landing platform dock) e due pattugliatori (offshore patrol vessel), più servizi di supporto in Qatar per ulteriori 15 anni dopo la consegna delle navi. Tutte le unità verranno interamente costruite nei cantieri italiani del gruppo a partire dal 2018, assicurando sei anni di lavoro e una ricaduta importante sulle principali società della difesa italiane. Un risultato raggiunto anche grazie all'esperienza maturata da Fincantieri nella costruzione di navi hi-tech per diverse marine estere.
 
«Per Fincantieri – commenta Bono - è un giorno da ricordare, perché vincere la concorrenza mondiale per un programma di tale portata era tutt'altro che semplice. Abbiamo realizzato un'impresa eccezionale, che consente alla società di acquisire anche nel settore militare, così come in quello delle crociere e dell'offshore, una leadership mondiale. L'incremento del backlog assicurerà lavoro per almeno una decina d'anni. Abbiamo raggiunto questo traguardo con il concorso di un "sistema Italia" finalmente all'altezza delle ambizioni delle grandi aziende nazionali e grazie al ruolo fondamentale svolto in questa operazione dal nostro governo e dalla nostra marina militare, che ci hanno supportato attivamente fino al raggiungimento dell'accordo definitivo».

Nella foto, l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani