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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Politiche marittime

K Line riduce l'inquinamento più del previsto

Al 2019 prevedeva un calo del dieci per cento delle emissioni di CO2 rispetto al 2011, ma oggi è già al 13 per cento. E nel 2030 vuole tagliarle di un quarto


Negli ultimi quattro anni, tra il 2011 al 2015, le navi di Kawasaki Kisen Kaisha ("K" Line) hanno ridotto le emissioni di anidride carbonica del 13,6 per cento. Lo rende noto la stessa compagnia giapponese. Il calcolo si basa sulla quantità di CO2 emessa da una tonnellata di cargo trasportata per un miglio (1,852 metri). Un risultato che l'armatore giapponese ha raggiunto potenziando le economie di scala con il dispiegamento di navi più grandi e sviluppando tecnologie per il risparmio energetico (motori a controllo elettronico, navigazione a bassa velocità).

«Abbiamo realizzato con successo prima del previsto l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del dieci per cento entro il 2019, anno del centesimo anniversario di K Line», afferma la compagnia. Il programma rientra nella "K" Line Environmental Vision 2050: per quella data si prevede un taglio addirittura del 50 per cento delle emissioni rispetto al 2011 (del 25 per cento entro il 2030). Per raggiungere questi obiettivi K Line lavorerà da un lato sul fronte "hardware": maggiore distribuzione di navi più ecologiche (in particolare ad gas naturale liquefatto) e adozione di tecnologie a risparmio energetico su navi già in navigazione. Infine sul fronte "software" basato principalmente sulla raccolta di grandi quantità di dati (big data) telemetrici per rendere più efficiente la navigazione.