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19 aprile 2024, Aggiornato alle 13,17
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Infrastrutture

Terminal autoguidati, novità dagli Usa

I porti di Los Angeles e Long Beach investono in gru e carrelli monitorati a distanza


Raddoppiare la velocità di carico e scarico delle navi senza aumentare (anzi diminuendo) il lavoro manuale. Per capire come si fa conviene visitare il porto di Los Angeles, dove l'Authority e la TraPac, società terminalistica legata alla compagnia MOL (Mitsui OSK Lines) stanno investendo 693 milioni di dollari in numerose gru auto-guidate e carrelli automatizzati, oltre alle infrastrutture correlate.


Quando i carrelli si muovono avanti e indietro sulla banchina, riferiscono Seanews.com.tr e Cisco, ogni congegno cambia direzione indipendentemente dagli altri, senza apparente necessità di aiuto umano. Appena una decina di persone osserva e monitora da stanze di controllo a distanza. Sul molo stesso, la TraPac si serve di persone solo per far muovere le gru che scaricano le navi e per sollevare i contenitori per gli ultimi pochi metri che occorrono per metterli sui camion (organizzati con un sistema di appuntamenti) o i treni in attesa.

Rotterdam è capofila in Europa nei sistemi autoguidati da banchina. Dispone di cinque terminal marittimi completamente automatizzati, la cui efficienza potrebbe essere aumentata da camion semi-autonomi, che recentemente sono stati collaudati. Ma è sulla costa ovest degli Usa che si stanno avviando le più interessanti iniziative di questo tipo. Lo Stato ha concesso contributi per l'adozione di trattori-semirimorchi mossi da batterie elettriche presso una nuova struttura automatizzata nel Long Beach Container Terminal, che ha iniziato a ricevere carichi il mese scorso.


Il porto sta condividendo il costo della ristrutturazione da due miliardi di dollari del vettore di Hong Kong OOCL (Orient Overseas Container Line). Secondo il portavoce del porto di Long Beach Art Wong, lo scalo recupererà il proprio investimento tramite i pagamenti che la OOCL effettua in relazione al proprio leasing quarantennale del terminal. La nuova struttura utilizzerà gru e carrelli elettrici ed auto-guidati che seguono il tracciato di ricetrasmettitori nascosti sotto il cemento della banchina.