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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

Guerra a chi inquina mare e coste. Guardia Costiera fa il bilancio del 2015

Più di mille persone denunciate, sequestri per più di due milioni di euro, oltre 1700 notizie di reato. Sono i numeri della Campagna sviluppata lo scorso anno dal Corpo delle Capitanerie


Più di mille persone denunciate, sequestri per più di due milioni di euro, oltre 1700 notizie di reato. Sono i numeri della Terza Campagna Nazionale di Tutela Ambientale sviluppata dal Reparto Ambientale Marino del Comando Generale e svolta nel 2015 dal Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera. Al Centro Storico Culturale della Guardia Costiera, nel Forte Michelangelo di Civitavecchia, il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha presentato i risultati ottenuti ed ha annunciato l'avvio della Quarta Campagna Nazionale, incentrata sulla minaccia degli scarichi illeciti dovuti ad insediamenti civili e industriali, mentre ci si avvicina alla stagione estiva.


Denunce, sequestri e sanzioni
Condotta da marzo a settembre dello scorso anno, la Campagna 2015 si è contraddistinta per cifre molto rilevanti: 1043 persone denunciate, 774 sequestri per un valore di oltre due milioni di euro, 320mila metri quadri di aree demaniali e non sottoposte a sequestro, per un totale di 1754 notizie di reato. Sulle novecento navi ispezionate sotto i profili anti-inquinamento, in 211 erano state riscontrate deficienze. Le sanzioni amministrative sono state 1230, per un totale di 4,5 milioni di euro. Ad essere sequestrate sono state anche 4,5 tonnellate di rifiuti.


Le aree di intervento
La Campagna portata a termine nel 2015 si era articolata su cinque aree di intervento: la tutela delle zone marino-costiere, finalizzata alla repressione degli abusivismi demaniali e delle violazioni nelle aree marine protette; la vigilanza sui rifiuti; il contrasto all'inquinamento provocato da navi; la salvaguardia della fauna e della flora marina; la vigilanza sugli scarichi a mare. E sarà proprio quest'ultimo, su indirizzo del ministro, l'obiettivo prioritario della Campagna 2016, "per la sua incidenza – ha spiegato Galletti - sul delicato equilibrio eco-sistemico del bacino del mar Mediterraneo e per il raggiungimento di uno standard di qualità ambientale delle acque marine che rappresenta uno dei principali target della ‘Marine Strategy".