|
adsp napoli 1
25 aprile 2024, Aggiornato alle 12,04
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

Taranto, la Zona Franca ha il suo regolamento

L'Autorità portuale emana l'ordinanza che stabilisce le modalità di funzionamento dell'area speciale


Ecco le regole per la Zona Franca del porto di Taranto. Il commissario straordinario dello scalo pugliese, Sergio Prete, rende noto in un comunicato che l'ente portuale ha infatti provveduto ad emanare l'Ordinanza n. 08/16 relativa al "Regolamento per il funzionamento della Zona Franca Doganale" del porto di Taranto in cui viene sancita la modalità di gestione diretta da parte dell'Autorità portuale. A partire ieri, dunque, tutte le imprese interessate ad operare nella stessa possono procedere con la fase di accreditamento finalizzata all'iscrizione nell'apposita lista.

Il Regolamento, si legge nel comunicato, "disciplina le modalità di funzionamento della Zona Franca, le attività consentite agli utilizzatori, i relativi obblighi e l'utilizzo delle aree pubbliche, oltre a prevedere le ipotesi di insediamento produttivo e le attività di competenza dell'Autorità portuale. L'Ordinanza n. 08/16 e il Regolamento ad essa allegato sono disponibili per il download sull'Albo Pretorio del sito istituzionale dell'Ente, www.port.taranto.it".

È altresì disponibile un documento descrittivo dei compiti e delle finalità della Zona Franca Doganale del porto di Taranto, sul portale istituzionale dell'Ente al seguenti link: http://future.port.taranto.it/progetti/zona-franca.html. Attraverso la creazione, autorizzazione ed organizzazione della Zona Franca non interclusa l'Autorità portuale intende promuovere lo sviluppo economico dell'area al fine di incrementare i traffici, la produttività e la competitività dello scalo nel bacino del Mediterraneo, agevolando altresì l'insediamento ed utilizzazione di stabilimenti industriali e logistici, a beneficio della Città di Taranto e dell'intero sistema Paese. Autorità portuale di Taranto.

All'interno della Zona Franca, riferisce l'Authority portuale, potranno essere realizzate attività quali: stoccaggio, manipolazioni usuali, trasformazione sotto controllo doganale, perfezionamento attivo, commercializzazione di merci terze. Le merci immesse nella Zona Franca potranno appartenere ad ogni categoria merceologica ricompresa nella Nomenclatura Combinata. L'obiettivo da perseguire nell'area del Porto e retroporto di Taranto è, infatti, proprio quello di rilanciare l'economia attraverso l'incremento e lo sviluppo dei traffici e del commercio internazionale, incentivando il transito e la spedizione delle merci, nonché le vendite e gli scambi commerciali, favorire l'insediamento e la permanente localizzazione di nuove imprese che creino occupazione e incentivino lo sviluppo economico anche grazie alla gestione dell'Accordo di Programma relativo all'Area di Crisi Industriale.