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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Infrastrutture

Fincantieri, nel 2015 raddoppiano gli ordini

Piano industriale prevede crescita media del 10 per cento fino al 2020. La posizione finanziaria perde quasi mezzo miliardo. Il portafoglio ordini completo


Ordini quasi raddoppiati nel 2015 e crescita media annua prevista al 2020 del dieci per cento, anche se la posizione finanziaria è negativa di quasi mezzo miliardo di euro. Il Consiglio di amministrazione di Fincantieri, riunito sotto la presidenza di Vincenzo Petrone, ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 e il piano industriale 2016-2020.

Il bilancio 2015 (tra parentesi il 2014)
• Ordini acquisiti 10,08 miliardi di euro (5,63 miliardi)
• Carico di lavoro 15,72 miliardi (9,81 miliardi), con soft backlog a 3 miliardi (5 miliardi). 
• Ricavi 4,18 miliardi (4,39 miliardi). 
• Risultato d'esercizio -175 milioni (67 milioni), di cui 37 milioni di perdita riconducibile al gruppo Vard (che peraltro sconta, a livello consolidato, 41 milioni di euro di perdite su cambi non realizzati). Il risultato di pertinenza del gruppo è negativo per 141 milioni di euro (99 milioni) senza gli effetti degli oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti.
• Ebitda -26 milioni (297 milioni) di cui -23 milioni nel segmento shipbuilding, -3 milioni nell'offshore e 31 milioni di euro nel segmento "sistemi, componenti e servizi". Il contributo del gruppo Vard è positivo per un milione di euro. Ebitda margin consolidato negativo dello 0,6 per cento (6,8 per cento 2014).
• Posizione finanziaria netta -438 milioni di euro (44 milioni). Riflette - spiega Fincantieri - la dinamica tipica del capitale circolante a pochi mesi dalla consegna di quattro navi da crociera nel primo semestre 2016. Construction loans consolidati pari a 1,10 miliardi di cui Vard pari a 983 milioni. 
• Indebitamento a breve pari a 263 milioni di euro, di cui 87 milioni di euro riconducibili a Vard.

Piano industriale 2016-2020
• Crescita media annua dei ricavi di circa il 10 per cento. 
• 2016: ricavi in aumento del 4-6 per cento, Ebitda margin pari a circa il 5 per cento e risultato netto positivo ante proventi ed oneri straordinari.
• Prevista crescita dei ricavi fino al 50 per cento tra il 2015 e il 2020. Ebitda margin previsto in un range del 6-7 per cento nel 2018 e del 7-8 per cento nel 2020.
• Prevista distribuzione di dividendi a partire dall'utile 2017

«Archiviamo la più lunga crisi del settore gestita con la strategia più adeguata, che ci ha consentito di uscirne rafforzati. Il piano industriale si colloca a valle di un processo di ristrutturazione che ci ha consentito di mantenere il potenziale produttivo e progettuale necessario per sfruttare l'attuale boom del mercato crocieristico e le solide prospettive del settore militare e del segmento dei sistemi, componenti e servizi, subendo costi tutto sommato contenuti. Le azioni previste consentiranno di aumentare i ricavi del 50 per cento e di arrivare a un Ebitda margin del 7-8 per cento a fine Piano e di conseguire, già quest'anno, un utile netto positivo, con la previsione di distribuire un dividendo a partire dall'utile 2017».

Il portafoglio ordini
Shipbuilding
23 unità 
• 7 pattugliatori altura
• 1 unità di supporto logistico
• 1 unità anfibia multiruolo per la Marina militare Italiana
• 2 unità del programma Fremm
• 2 unità del programma Lcs per la Us Navy
• 1 articulated tug barge
• 4 navi da crociera per Carnival (2 unità per Costa Asia, 1 unità per P&O Cruises Australia e 1 unità per Princess Cruises) per il mercato cinese e australiano
• 3 navi da crociera per Virgin Cruises
• 2 navi da crociera per Viking Ocean Cruises.
Le principali navi consegnate nel periodo sono 9: Britannia per P&O Cruises (gruppo Carnival), Viking Star per Viking Ocean Cruises, Le Lyrial per l'armatore francese Ponant; Carabiniere, la fregata multiruolo del programma Fremm; F.-A.-Gauthier, traghetto a Lng per l'armatore canadese Société des traversiers du Québec; USS Milwaukee per la US Navy; 2 unità barge e 1 tug per Moran Towing Corporation.

Offshore
6 unità in costruzione
• 4 offshore subsea construction vessel
• 1 stern trawler per un nuovo cliente canadese
• 1 coastal fishing vessel per l'armatore Breivik AS
Le navi consegnate nel periodo sono 12: 5 platform supply vessel, in particolare l'unità Troms Mira e Troms Hera consegnate presso il cantiere Vard Vung Tau (Vietnam) alla società armatrice Troms Offshore del gruppo Tidewater; Stril Barents consegnata presso il cantiere Vard Aukra (Norvegia) alla società armatrice Simon Møkster Shipping; Island Clipper consegnata presso il cantiere Vard Brevik (Norvegia) all'armatore Island Offshore; MMA Plover consegnata presso il cantiere Vard Vung Tau (Vietnam) alla società armatrice Mermaid Marine Australia Offshore; 3 offshore subsea construction vessel, in particolare l'unità Skandi Africa, consegnata presso il cantiere Vard Søviknes (Norvegia) all'armatore DOF, le unità Far Sleipner e Far Sentinel consegnate presso il cantiere di Vard Langsten (Norvegia) a Farstad Shipping; 1 anchor handling tug supply vessel, Skandi Angra, consegnato presso il cantiere Vard Niterói (Brasile) alla società armatrice Norskan Offshore del gruppo Dof; 1 offshore tug vessel consegnata presso il cantiere di Vard Braila (Romania) all'armatore Buksér og Berging; 1 unità di ricerca, Marjata, consegnata presso il cantiere Vard Langsten (Norvegia) alla Royal Norwegian Navy; 1 Lpg Carrier, Oscar Niemeyer, consegnato presso il cantiere Vard Promar (Brasile) al cliente Transpetro.