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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Politiche marittime

Tecnologia, nasce il radar del profondo blu

Si tratta di una speciale antenna realizzata dai ricercatori dell'Università Sapienza di Roma


Tra non molto si potrà usare il radar anche in fondo al mare. Parola dei ricercatori dell'Università Sapienza di Roma, che hanno realizzato una speciale antenna che permette alle onde elettromagnetiche di "viaggiare" attraverso fondali marini ed altri materiali dissipativi senza perdere di potenza o addirittura amplificandosi.


Fino ad oggi la ricerca del relitto di un aereo o di una nave sott'acqua poteva essere affidata principalmente a strumenti che utilizzano la propagazione del suono, come il sonar, perché la diffusione delle onde magnetiche (luce, microonde e onde radio) attraverso materiali quali i fondali marini viene invece attenuata perdendo di efficacia.


Un limite che sembra ora superato da questo nuovo strumento messo a punto dal team della Sapienza di cui fanno parte Fabrizio Frezza e Nicola Tedeschi, del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni (Diet).


Le applicazioni di questi dispositivi potrebbero riguardare non soltanto l'individuazione di oggetti sepolti o immersi, ma anche la trasmissione di informazioni in mezzi con perdite, l'analisi di materiali e la microscopia, l'interazione con tessuti biologici.