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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Infrastrutture

Vard, 2015 in rosso. L'obiettivo è diversificare

La controllata di Fincantieri ha chiuso l'anno con una perdita netta di 136 milioni di euro. Per favorire la ripresa, l'azienda punta ora a segmenti di business alternativi


Una perdita netta di 136 milioni di euro, con ricavi che per circa 1,2 miliardi di euro, meno 14% rispetto all'anno precedente. Si è chiuso in rosso il 2015 di Vard, la società cantieristica norvegese controllata di Fincantieri che già nel 2014 aveva registrato una netta riduzione dei profitti. Per invertire la tendenza, l'azienda sta pensando ad una strategia produttiva di più ampio respiro.

Obiettivo non più rinviabile se consideriamo che al 31 dicembre 2015 l'ebitda è risultato negativo per 321 milioni di corone (33,8 milioni di euro), a fronte di un risultato positivo per 429 milioni nel 2014. I margini sono stati impattati dalla performance dei cantieri brasiliani mentre il resto del gruppo ha realizzato un ebitda positivo, anche se il sottoutilizzo delle attività europee (con un sostanziale calo di nuovi ordini) ne ha ridotto la marginalità. Il portafoglio ordini alla fine del 2015 ammonta a 10,23 miliardi a fronte di 17,74 miliardi alla fine del 2014.

Questi risultati poco incoraggianti sollecitano una radicale revisione delle strategie aziendali per il prossimo futuro. Vard ha infatti annunciato un deciso cambio di rotta. Tanto per cominciare, rivolgendo lo sguardo ad altri segmenti di business alternativi a quello tradizionale (i mezzi offshore per l'industria petrolifera), fino a che il settore, attualmente in fase di recessione, non avrà dato cenni di ripresa.

Tra gli obiettivi quello di produrre navi per impianti eolici e acquacoltura in mare aperto ma anche una maggiore integrazione con Fincantieri per entrare nel mercato delle piccole navi da crociera come in quelle da pattugliamento, in particolare Offshore Patrol Vessels, un tipo di mezzi che Vard già realizza attraverso la controllata Vard Marine.

A causa del contesto del settore il gruppo stima che i ricavi scendano a quota 8-9 miliardi nel 2016. Con l'implementazione del nuovo business plan e della nuova strategia, Vard prevede un recupero dei ricavi a 12-13 miliardi di corone, raggiungendo i precedenti massimi entro il 2020, anche grazie a un'attesa ripresa del mercato offshore a partire dal 2018.