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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Logistica

Trasporti, diminuiti gli infortuni sul lavoro

Uno studio Inail prende in esame gli ultimi cinque anni anche per il settore magazzinaggio


Esattamente 32.824. E' il numero degli infortuni accertati positivi nel 2014 dall'Inail nel settore dei trasporti e magazzinaggio. Sembrano molti ma sono (relativamente) pochi. In calo del 33,7% rispetto ai 49.530 di cinque anni prima. Lo riferisce il periodico statistico Dati Inail, che ha dedicato il suo ultimo numero a questo ramo di attività.


Soprattutto ferro e gomma
Nel 2014 in Italia circa 1,1 milioni di persone erano occupate nel settore, di cui poco più della metà impiegate nei trasporti ferroviari e su gomma, poco meno di un terzo in attività di magazzinaggio e supporto, circa un decimo nelle attività di spedizione, il 3% nei trasporti marittimi e il 2% in quelli aerei. La sua forza lavoro complessiva, però, tra il 2007 e il 2014 è diminuita del 4,4%, con una riduzione delle ore lavorate pari al 7,3%, e sta invecchiando a un ritmo maggiore rispetto alla popolazione lavorativa generale, con l'eccezione del comparto del trasporto aereo.

 
L'invecchiamento
Questo invecchiamento emerge anche dall'analisi dei dati infortunistici. Nei comparti del trasporto terrestre, marittimo e aereo, infatti, è proprio la fascia di età compresa tra i 50 e i 65 anni quella che ha fatto registrare la quota maggiore di denunce (33% contro il 27% dell'intera industria e servizi). Oltre il 93% interessa il sesso maschile, presenza predominante tra la manodopera, mentre gli infortuni dei lavoratori stranieri sono più del 14% del totale. Il maggior numero di infortuni è concentrato al Nord, con oltre il 55% dei casi, mentre Centro e Mezzogiorno presentano un 22% circa ciascuno. 

 
I rischi dello stress

I fattori che concorrono a determinare pericoli e rischi in questo settore sono numerosi e comprendono la movimentazione manuale con ripetitività e monotonia, le condizioni climatiche, l'esposizione a rumori e vibrazioni, e orari di lavoro lunghi e irregolari, con conseguente manifestazione di stanchezza, come nel caso degli autotrasportatori, cui Dati Inail dedica un approfondimento specifico. La guida su lunghi percorsi e quella notturna, in particolare, amplificano lo stress lavoro-correlato e possono avere delle ricadute negative sull'apparato osteoarticolare, ma i rischi riguardano anche le fasi di carico/scarico merci, aggancio/sgancio di semirimorchi o rimorchi e la manutenzione degli automezzi.