|
adsp napoli 1
26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Politiche marittime

Portuali, 80 euro in più nei prossimi tre anni

Rinnovato il contratto collettivo nazionale che diventa unico. Aumenti in tre tranche fino a settembre 2018. Maggior potere di negoziazione per i sindacati


80 euro in più in busta paga per i prossimi tre anni. Il contratto nazionale (Ccnl) per 20mila lavoratori portuali, analogamente a quello dei marittimi arrivato a luglio, si rinforza con un aumento del potere d'acquisto e, per la prima volta, nella forma di un contratto unico.
 
Come da tradizione, è stato un rinnovo in anticipo sulla scadenza e «senza un'ora di sciopero», come ha commentato il segretario generale Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. L'accordo è stato sottoscritto ieri sera tra i sindacati Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e le associazioni datoriali Assoporti, Assiterminal, Fise-Uniport e Assologistica.
 
Riguarda i lavoratori portuali dipendenti delle imprese ex articoli 16/17/18 e delle autorità portuali, entra in vigore dal primo gennaio 2016 e dura fino al 31 dicembre 2018. Prevede un aumento in busta paga di 80 euro nei prossimi tre anni così suddivisi: 

• 20 euro a dicembre 2016
• 25 euro a luglio 2017
• 25 euro a luglio 2018
• 10 euro a settembre 2018 sottoforma di Elemento Distintivo Retributivo (l'Edr, che sostituisce dal 1992 l'indennità di contingenza, quella erogata col meccanismo della soppressa scala mobile)
 
Da gennaio 2016 i 20 euro erogati sottoforma di Edr verranno inglobati come minimo tabellare. È previsto un ulteriore aumento annuo di 21 euro del contributo per l'assistenza sanitaria integrativa. «Per la parte normativa si registra un miglioramento di quanto previsto dal Jobs Act, riconoscendo alle organizzazioni sindacali un ruolo attivo in tema di demansionamento, contratto di somministrazione, apprendistato, contratto a termine e lavoro a tempo parziale» informano i sindacati in una nota. Sono previsti rimandi alla contrattazione di secondo livello in tema di conciliazione delle esigenze di cura, di vita, di lavoro e di welfare contrattuale. Per i lavori usuranti è previsto un avviso comune da presentare alle istituzioni e da sottoscrivere entro il 30 giugno 2016. Entro fine marzo 2016 c'è l'impegno delle associazioni di categoria all'elezione delle rappresentanze sindacale unitarie (le Rsu). Infine, entro il 6 febbraio si dovrà svolgere la consultazione con le assemblee per sciogliere l'ipotesi di accordo sottoscritta.

«È un segnale positivo, in anticipo sulla sua naturale scadenza e senza conflittualità», commenta il segretario nazionale Filt-Cgil Nino Cortorillo che considera il contratto unico per tutti l'«unica misura per contrastare il dumping sociale». «Adesso però – commenta a sua volta Tarlazzi - è necessario che venga attuato il piano strategico della portualità e della logistica per aumentare la competitività dei porti italiani, soprattutto al Sud per garantire una maggiore stabilità occupazionale. Ci preoccupa la recente sentenza della Corte Costituzionale che giudica incostituzionale l'art. 29 comma 1 dello Sblocca Italia. Ora attendiamo gli sviluppi, ma chiediamo che l'iter di riforma non si fermi, nell'interesse generale del Paese e neppure che si modifichi il progetto basato sui 14 sistemi portuali e logistici nel quale la parte lavoro deve avere un ruolo fondamentale».