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18 aprile 2024, Aggiornato alle 12,55
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Logistica

Gli spedizionieri valgono 14 miliardi nel 2014

Fedespedi fotografa il comparto di case e agenzie. L'azienda-tipo è una piccola e media impresa residente al nord che esporta soprattutto via mare


1,750 aziende di spedizione attive in Italia (di cui oltre 1,500 associate a Fedespedi) per un totale di 30mila addetti diretti, capaci di generare nel 2014 un fatturato complessivo di 14 miliardi di euro. Infine, 14,9 miliardi di euro di diritti doganali (Iva e dazi) versati lo scorso anno nelle casse dello Stato per conto dei propri clienti. Questi, in sintesi, i numeri principali del comparto spedizionieristico operante in Italia contenuti all'interno di Fast forwarding Italy, uno studio elaborato da "C-Log", centro di ricerca sulla Logistica dell'Università Cattaneo-Liuc, per conto di Fedespedi e presentato questa mattina a Milano nell'ambito dell'assemblea generale dell'associazione degli spedizionieri.

Distribuzione geografica
La ricerca, guidata dal direttore del C-Log Fabrizio Dallari, evidenzia le caratteristiche, il ruolo e il contributo delle imprese di spedizioni all'economia italiana. Per quanto riguarda il profilo del comparto, lo studio evidenzia una struttura incentrata sulle piccole e medie imprese: l'86 per cento delle aziende realizza un fatturato che arriva fino a 10 milioni di euro mentre solo il 2 per cento supera i 50 milioni di euro. Sono società con specializzazione merceologica o geografica, con ua buona parte che si è trasformata da case a imprese di spedizione: il 75% del mercato viene realizzato da meno del 15% delle aziende. Il 75 per cento delle imprese si trovano nel Nord Italia. L'area di Milano è quella privilegiata, sia per le sedi, nazionali e internazionali, sia per le unità operative di imprese con sede al di fuori dalla Lombardia. Seguono Genova, Livorno e Venezia e quelle che rivestono un ruolo trainante nel sistema manifatturiero italiano come Bologna, Brescia, Firenze e Vicenza.
La principale area di attività delle imprese di spedizione operanti in Italia risulta essere l'Asia, seguita dal Medio Oriente, Nord America e Centro Sud America. La tipologia di merce prevalentemente movimentata è quella dei settori meccanica, automazione, automotive, tessile, abbigliamento, calzature e mpiantistica.

Fatturato
I 14 miliardi di euro di fatturato complessivo generato nel 2014 sono pari a circa il 20 per cento del fatturato italiano dell'intero settore dei trasporti e della logistica, un dato rilevante se si considera che è il contributo di sole 1,750 aziende su un totale di 100mila imprese della logistica attive nel nostro Paese. Inoltre, di questi 14 miliardi, 12 costituiscono l'indotto per i fornitori (autotrasportatori, compagnie marittime e aeree, terminalisti, doganalisti e CAD, etc.).

Il contributo all'erario
Nel 2014, considerando solo le merci in import, i diritti doganali versati ammontano a 14,9 miliardi, di cui 12,9 miliardi di Iva (versata trimestralmente) e 2 miliardi di dazi (di cui il 25 per cento incassato dall'erario per effetto dell'ingresso di merce di origine extra Ue attraverso porti e aeroporti italiani). La ricerca mostra anche come per le aziende del campione l'export costituisca una quota di fatturato superiore rispetto all'import e come il mare sia la modalità di trasporto più utilizzata dopo quella terrestre e aerea.
 
Immagine in alto (via)