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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Infrastrutture

Nove mesi Fincantieri: bene la produzione, stenta l'offshore

Per il gruppo cantieristico, che sta lavorando al nuovo Piano industriale, rimane difficile la situazione della controllata Vard


Nei primi nove mesi del 2015 è cresciuta la produzione di Fincantieri ed anche il suo portafoglio ordini. Ma il gruppo cantieristico quotato in borsa ha chiuso il periodo gennaio-settembre con una perdita di 96 milioni di euro (+42 milioni al 30 settembre 2014). Il dato, rende noto Fincantieri, si sarebbe attestato a meno 73 milioni (+67 milioni) senza gli effetti di oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti. Rimane intanto difficile la situazione della controllata Vard in Brasile nel segmento offshore. Si presenta in chiaro-scuro il bilancio intermedio di gestione approvato dal cda del gruppo. Gli ordini acquisiti hanno comunque raggiunto i 4.852 milioni di euro (4.247 milioni al settembre 2014), il portafoglio ordini i 17.605 milioni di euro (14.590 milioni) e il carico di lavoro (backlog) i 11.558 milioni di euro (9.472 milioni). Lieve crescita anche dei ricavi: 3.032 milioni di euro contro i 2.935 milioni dei primi nove mesi del 2014.

L'Ebitda a 6 milioni (207 milioni al 30 settembre 2014) di cui 26 del segmento Shipbuilding, meno 16 del segmento Offshore e 19 del segmento Sistemi, Componenti e Servizi. L'Ebitda margin consolidato è dello 0,2% (7,1). L'Ebit è negativo per 74 milioni (positivo per 132 milioni al 30 settembre 2014) con un Ebit margin negativo del 2,4% (+4,5%). Il Free cash flow è negativo per 523 milioni (negativo per 419 milioni nel settembre dell'anno scorso). La posizione finanziaria netta è negativa per 506 milioni (positiva per 44 milioni al 31 dicembre 2014) e riflette la dinamica tipica del capitale circolante a pochi mesi dalla consegna di quattro navi da crociera nel primo semestre 2016.

Nel segmento Offshore, riferisce in una nota il gruppo cantieristico, la situazione di mercato profondamente deteriorata a livello globale, con conseguente avvio da parte di Vard di programmi di riorganizzazione delle operations, in particolare nei cantieri rumeni e norvegesi, volti a una riduzione strutturale della base costi e all'accelerazione delle azioni per lo sviluppo di sinergie con le attività italiane del business navi da crociera, finalizzati ad aumentarne in modo strutturale la capacità produttiva. Inoltre, al fine di risolvere definitivamente le perduranti problematiche operative in Brasile, in parte legate all'attuale difficile contesto politico-economico del paese, sono in fase di studio diverse opzioni strategiche.

In compenso ci sono importanti accordi commerciali in ambito navi da crociera e navi militari, con un carico di lavoro e un portafoglio ordini attesi che, includendo sia i contratti firmati sia gli accordi in fase di finalizzazione che la società ritiene di formalizzare in larga parte entro l'approvazione del bilancio 2015, hanno raggiunto un livello rispettivamente di circa 19,8 e 26 miliardi di euro. In corso di elaborazione il Piano Industriale che terrà conto dell'esito delle rilevanti trattative commerciali in corso e dei conseguenti piani produttivi ed espliciterà le modalità di risoluzione delle criticità citate e gli obiettivi economico-finanziari di breve e medio termine. Illustrerà inoltre le azioni per sviluppare ulteriormente le sinergie tra Fincantieri e Vard e proseguire la strategia di internalizzazione delle attività ad alto valore aggiunto.