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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Eventi

Napoli, Delrio visita la Capitaneria. I sindacati: "Authority ignorata"

Domani il ministro incontra il comandante Faraone. Nel programma non è prevista una visita all'Autorità portuale. "Non c'è governance"


di Paolo Bosso 
 
Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio visiterà domani la Capitaneria di porto di Napoli. Un saluto al direttore marittimo della Campania e comandante del porto di Napoli, il contrammiraglio Arturo Faraone arrivato a fine settembre. Ma i malumori non si sono fatti attendere, perché l'incontro, fissato alle 13,30, non prevede, almeno nel programma, una visita anche all'Autorità portuale (che si trova nello stesso palazzo). I sindacati Fit-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl stigmatizzano in un duro comunicato la scelta del ministro, che dimostra secondo loro lo stato d'abbandono dello scalo, commissariato (come la maggior parte dei porti italiani) da quasi mille giorni, due anni e sette mesi. Attualmente alla guida c'è il commissario Antonio Basile, già comandante del porto e della Campania, la cui proroga del mandato scade tra qualche giorno, il 31 ottobre. «Nell'ormai imminente scadenza dell'ennesimo commissariamento, il ministro continua a ignorarci» scrivono le associazioni di categoria. 

Lo stato di commissariamento del porto di Napoli era fino a poco tempo fa un'emergenza. Ma con l'arrivo a luglio del piano della logistica (prologo della riforma della legge 84/94, che prevede l'accorpamento di circa la metà delle autorità portuali) il blocco della nomina del presidente è diventata una condizione strutturale, in attesa della riforma dei porti, che prevede nuovi meccanismi di nomina della dirigenza delle autorità portuali e una sua nuova organizzazione interna al cui vertice dovrebbe figurare, stando al piano della logistica, l'"autorità di sistema" regionale. Intanto però lo scalo soffre visto che, come tutti i porti commissariati, non può fare programmazioni a lungo termine, e l'indotto è sempre più in difficoltà. E' quello che sottolineano le associazioni di categoria. «Assenza di vertice significa assenza di governance – scrivono – quale commissario con un mandato annuale o semestrale si assume la responsabilità di procedere a una programmazione di lungo periodo, di individuare i progetti finanziabili con i fondi Por-Fesr 2014-2020, di rilanciare concessioni, di fornire risposte in termini di investimenti di medio-lungo periodo, richiesti e finanziati dall'Europa, dagli imprenditori, dagli utenti, dai cittadini?». «L'incapacità della politica – concludono i sindacati - di compiere delle scelte si traduce in paralisi delle attività, in calo dei traffici, in crisi, in disoccupazione. E i sindacati non possono stare fermi a guardare».